Con i soldi di chi i radicali da anni combattono per introdurre in Italia aborto, eutanasia, droga libera, immigrazione fuori controllo? Per una volta il deputato radicale Della Vedova, braccio destro di Emma Bonino, è costretto a confessarlo, al Corriere del 19/1/2023. Ieri erano personaggi come Gianni Agnelli, oggi George Soros. I radicali hanno sempre avuto pochi voti, ma un fiume di soldi. Di seguito un breve estratto:
Ha rapporti personali con Soros?
«Certo, l’ho incontrato più volte».
C’è qualcosa di non detto del tutto nell’attuale Qatargate. Troppi personaggi di seconda fila, da Panzeri a Cozzolino, sembrano occupare la scena. Davvero il potente stato del Qatar si è limitato, in questi anni, a perseguire i suoi affari tramite codesti personaggi, senza mirare più in alto?
Il dubbio viene andando con la memoria ad avvenimenti passati.
Matteo Renzi e il Qatar
Il 20 marzo 2017, l’Espresso, settimanale di sinistra, pubblica un’ indagine sul premier PD Matteo Renzi così intitolata: Matteo Renzi e la Qatar connection. Questo invece il sottotitolo: Aerei. Armi. Ospedali. Alberghi di lusso? Visite ufficiali e incontri riservati? C’è uno stretto legame tra l’ex premier italiano e la casa reale dell’emirato.
Continua a leggereIl Piave mormorò: “Non passa lo straniero…”. E invece lo straniero continua a passare, soprattutto in Italia, almeno dai tempi della discesa di Carlo VIII.
Ma senza andare così lontano, pensiamo all’Unità d’Italia, al cosiddetto Risorgimento: fu fatto con l’aiuto dei soldati francesi e con i soldi inglesi, grazie ai quali Garibaldi, poi mitizzato, sconfisse l’esercito borbonico comperando molti dei suoi ufficiali.
Continua a leggereCosa pensare dello scollamento tra elettori ed eletti. Quali prospettive. Come mai parte degli elettori di sinistra si è rivolto a fratelli d’Italia? Cosa aspettarsi? Che rapporto tra Italia e le elite? Che relazioni tra frode pandemica e vaccinale e great reset? Tante le questioni sul tappeto tra le quali la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dovrà districarsi. Interessi mondiali e particolari. Finanziamenti ricattatori su basi ideologiche e tanto altro.
Non ho mai pubblicato interventi scritti, o video, di Mons. Carlo Maria Viganò, prelato di grande livello e consumato diplomatico, non perché Egli non abbia da dire in più campi della vita della Chiesa o della società, ma perché nelle questioni assai scottanti delle quali dovette occuparsi, per dovere d’ufficio e di Carità, non fu al riparo
Continua a leggereQuesta è solo la storia, asettica e senza commenti, di una foto celebre. La foto di Emma Bonino intenta a fare aborti con una pompa di bicicletta pubblicata ormai più volte dai maggiori quotidiani, uscì per la prima volta su Oggi, nel 1976.
La foto di Oggi, ripresa dal settimanale Lo Stato, diretto da Marcello Veneziani, nel 1998, finì poi in un volantino diffuso in migliaia di copie che capitò nelle mani di Umberto Bossi e di alcuni deputati leghisti. Continua a leggere
EMMA BONINO: “PIANGO E CERCO L’AMORE” Grazia – 14 marzo 2006 di Stefania Rossotti
Onorevole Bonino…
“Emma”.
Emma, perché dici di non voler parlare dei fatti tuoi? Tutto quello che sei oggi è cominciato con un tuo outing. Quando, nel 1975, hai detto di avere abortito (e per questo sei stata arrestata)…
“Ho raccontato di aver abortito, non quello che ho provato a farlo”.
Puoi dirlo adesso.
“Solitudine, umiliazione, rabbia e un gran bisogno che tutto finisse subito. Quando mi hanno chiesto di scegliere fra le varie tecniche possibili, ho detto: fate voi, non voglio saperne niente. Ero spaventata. Non potevo prevedere che per anni avrei lavorato su questi temi, che la mia solitudine sarebbe diventata indignazione, e poi impegno politico…”.
Continua a leggereSocrate: non direttamente opera politica, ma pre-politica, l’educazione.
Può essere buon cittadino un uomo che non è buono, che non si prende cura della sua anima, ma dei beni materiali, del successo, della fama? Può essere buono un politico che, come i sofisti, ritenga che non esiste il vero e il giusto, ma solo l’utile?
Provo a rispondere citando soltanto due sue affermazioni.
La prima precede di poco la prima guerra mondiale. Non pochi giornalisti e politici applaudono e gettano benzina sul fuoco. In altre parole “giocano alla guerra”, senza rendersi conto che anche loro stanno dando un contributo ad accenderla. Scrive Degasperi, in questa situazione: “Si faccia o non si faccia [la guerra], è però caratteristico con quanta leggerezza certa stampa guerrafondaia parli di un avvenimento che, comunque finisca, sarà un nuovo flagello per la società intera e una sventura per i contendenti”. Mi sembra che tale affermazione sia adatta anche all’attualità: in troppi discettano di questa guerra, incalzano e nello stesso tempo minimizzano, spiegando che tanto nessuno scatenerà mai una guerra mondiale. Chi lo ha detto? Riteniamo davvero di poter sapere cosa può succedere continuando ad alzare il livello dello scontro militare, verbale, ed economico?
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