Marco Tarquinio contro i “razzisti senza vergogna”

tarquinioCi sarebbe molto da dire sulla linea adottata da anni dal quotidiano “di ispirazione cattolica” Avvenire, sia quanto alla pertinenza di tale ispirazione – rivendicata e contraddetta non raramente nelle stesse pagine del giornale – sia per altri motivi non proprio secondari.

Sulla cattolicità della stampa, della pubblicistica e della teologia cattolica, nei cinquant’anni dell’inverno post-conciliare, mi è sufficiente notare che i papi Giovanni Paolo II (1978-2005) e Benedetto XVI (2005-2013) hanno molte volte denunciato le rotture e le discontinuità presenti e gravi nell’ambito ecclesiale.

E’ noto a tutti il discorso del Natale 2005 di Benedetto XVI sulla doppia ermeneutica che ha fatto seguito al Concilio Vaticano II (1962-1965) in cui la cosiddetta “ermeneutica della discontinuità” era denunciata dal pontefice come prevalente su quella giusta e ortodossa. Tra i cattolici insomma non mancavano (come non mancano) coloro che prendono lucciole per lanterne, credendosi divinamente ispirati… E il papa in qual discorso si riferiva, come si capisce dal contesto, ad ambienti assai influenti nella Chiesa, come quelli appunto della stampa, dell’associazionismo, dell’episcopato e della docenza teologica.

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“Cavalieri e principesse”: il gender messo in crisi

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In occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico Libertà&Persona – in collaborazione con ProVita Onlus, il Coordinamento Famiglie Trentine e l’Associazione Nazionale Famiglie Numerose – promuove una conferenza di presentazione di “Cavalieri e Principesse”, libro dello scrittore e sociologo trentino d’adozione Giuliano Guzzo, che dialogherà con Emiliano Fumaneri.

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GIOTTO A SETTECENTOCINQUANTA ANNI DALLA NASCITA. LE MOSTRE ITINERANTI

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Il 07 gennaio 2017 il Consiglio regionale della Toscana apriva ufficialmente il programma delle celebrazioni per i Leggi tutto “GIOTTO A SETTECENTOCINQUANTA ANNI DALLA NASCITA. LE MOSTRE ITINERANTI”

Mentire con classe: Lili Gruber

Pinocchio1La giornalista patinata Lili Gruber, sulla non meno patinata rivista settimanale del Corriere della Sera, C7 uscita in edicola il 29 giugno u.s. (pagina 13), mente e vista la sua conoscenza dei fatti, lo fa sapendo di mentire.

Un lettore, tal Tommaso Procopio, le scrive giustamente preoccupato per l’invasione migratoria in atto, forse la più grande invasione della storia umana universale, certamente la più spaventosa migrazione dell’Europa nella storia moderna, da Colombo in qua. Scrive il lettore, che “Con la politica dei salvataggi stiamo invitando in Italia l’intera Africa!”. Una verità ormai così banale e autoevidente, che pure il punto esclamativo pare superfluo.

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Il misticismo dei matematici

vuoto-fisica-filosofiaL’ultimo libro di Francesco Agnoli è un testo così inattuale, da essere sempre attuale (cf. Il misticismo dei matematici. Da Pitagora al computer, Cantagalli, Siena, 2017, pp. 146, euro 12).

Quando Laura Boldrini ed Emma Bonino fanno le loro sparate femministe ed avverse alla famiglia tradizionale, di impostazione biblico-patriarcale… Quando i magnati dell’UE, non raramente membri di potentissime logge, vanno avanti nella logica dell’oscurantismo laicista, volendo sempre più imporre censura ai cristiani e al contempo offrire spazi pubblici agli islamici…

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Renzi apre sulle unioni gay e rottama la Bossi-Fini

Formigoni, Lupi e Roccella replicano alle parole del neosegretario del Pd: “Su certi temi non si discute altrimenti ne trarremo le debite conseguenze”

Matteo Renzi ha detto che è favorevole all’introduzione di una legge sulle unioni civili, aperta anche a persone dello stesso sesso. Si è proclamato anche pronto a una rottamazione della legge Bossi-Fini sull’immigrazione. Su questi due punti, soprattutto sul primo, è scattata la replica degli esponenti del Nuovo centrodestra, che si sono detti subito contrari. Leggi tutto “Renzi apre sulle unioni gay e rottama la Bossi-Fini”

“Popieluszko. Non si può uccidere la speranza” (2009)

di Antonio Gaspari

Un film straordinario, che racconta la storia di un eroe sconosciuto ai più, padre Jerzy Popiełuszko, testimone e martire di un popolo, quello polacco, che ha sconfitto la dittatura comunista con le armi dell’amore e del vangelo cristiano.
Venerdì 28 maggio alla Radio Vaticana è stato proiettato il film del regista polacco Rafał Wieczyński: “Popiełuszko. Non si può uccidere la speranza”.
Il film racconta la storia di un santo, le cui qualità e vicende sono paradigma della virtù di un popolo, e il cui sacrificio supremo, così simile a quello di Cristo, è stato indicato dal Pontefice Giovanni Paolo II, come il tributo di sangue che ha salvato l’Europa.
Padre Jerzy Popieluszko nacque il 14 settembre 1947 a Okopy provincia di Bialystok. Fu ordinato sacerdote dal Cardinal Stefan Wyszynsky il 28 maggio 1972 a Varsavia. Oltre al lavoro parrocchiale, nella Chiesa di San Stanislao Kostka, svolgeva il suo ministero tra gli operai organizzando conferenze, incontri di preghiera anche per medici ed infermieri, assisteva gli ammalati, i poveri, i perseguitati. Leggi tutto ““Popieluszko. Non si può uccidere la speranza” (2009)”

“Collaboriamo” per fare un figlio?

Recentemente sono uscite due notizie che hanno fatto inorgoglire i trentini e malignare coloro che guardano con sospetto i “privilegi” della Provincia Autonoma di Trento.
Dapprima Trento è stata di nuovo posta in vetta alla classifica – come già nel 2007 – della ventiquattresima edizione della ricerca circa la “Qualità della vita nelle province italiane”, sottraendo il primato al capoluogo altoatesino, vincitore lo scorso anno. La classifica viene stilata ogni fine anno dal Sole 24ore e prende in esame sei macro-aree (Tenore di vita, Affari e lavoro, Servizi ambiente e salute, Popolazione, Ordine pubblico e Tempo libero) e trentasei indicatori: al primato di Trento contribuiscono le performance nei parametri economici, del tempo libero e della sicurezza. Leggi tutto ““Collaboriamo” per fare un figlio?”

Siria, il Regno Unito fa dietrofront: «Niente armi ai ribelli»

di Leone Grotti

«Il Regno Unito non armerà i ribelli in alcun modo. Li addestrerà, darà loro consigli tattici e di intelligence, insegnerà a controllare il territorio. Ma che piaccia o no, l’opinione pubblica è contro un intervento maggiore». Si muoverà così il paese che per primo ha avanzato con il premier David Cameron la proposta di armare gli oppositori del presidente Bashar al-Assad, secondo fonti anonime vicine al governo citate da Reuters.
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