1 – Un romanzo sul Terrore
Con Gli dèi hanno sete (1912) Anatole France (1844-1924, premio Nobel 1921) esplora il genere del romanzo storico, narrando i mesi convulsi e tremendi di quel periodo che va noto come Terrore, quando la Francia rivoluzionaria, perennemente sotto la minaccia degli eserciti delle potenze straniere, preoccupate dalla possibilità del dilagare della Rivoluzione, vive un momento di crisi economica, di crisi sociale, ma anche di crisi morale, con il crollo di ogni legame che vincola la compagine umana.
Il romanzo tratta un tema delicato e difficile: come può un giovane bene intenzionato, animato da vivi ideali, leale e corretto, financo ingenuo, sedotto e innamorato delle sirene rappresentate da giustizia e uguaglianza, trasformarsi in un piccolo tiranno, crudele e spietato, indifferente alle ragioni degli affetti e della famiglia, e che arriva a macchiarsi le mani del sangue dei suoi stessi amici?
Continua a leggereRoberto Filippetti vive a Camponogara (Venezia), è originario di Fano nelle Marche. Per quarant’anni docente di Lettere nelle scuole superiori a Padova, nonché di Iconologia e iconografia cristiana presso l’Università europea di Roma. All’attivo oltre venti pubblicazioni da Leopardi e Manzoni a Pascoli, Montale, Pirandello e Dante.
Oggi, una conversazione intervista per illustrare due grandi passioni che lo animano: la letteratura e l’arte
Continua a leggereIl prossimo 30 settembre avrà luogo il X Festival di Fede & Cultura dal titolo “Amare la Chiesa appassionatamente – Perché resistere alla tentazione di andarsene”.
Fede & Cultura Universitas è un progetto di rinnovamento della società e una grande famiglia. Essa comprende diversi marchi: Fede & Cultura edizioni, Monasterium, Gondolin e Gondolin Press. I fondatori del progetto
Continua a leggereComincia così sul Corriere l’invettiva di Vittorio Sgarbi e rincara la dose il Consigliere comunale Alberto Ribolla, che ha innescato un dibattito tra i suoi follower. «A me pare una piramide spelacchiata di acciaio, davvero orrenda alla vista. E voi cosa ne pensate?».
Continua a leggereIl Tesoro della Tradizione è un testo pubblicato nel settembre 2023 dall’Editore Fede & Cultura per offrire una valida spiegazione del Vetus Ordo Missae, accompagnato da immagini, note e spiegazioni che permettono al lettore di comprendere il significato e la bellezza della celebrazione in forma straordinaria.
Continua a leggereE così, per la volontà e passione di alcune persone che da anni hanno incontrato i, Prof. Filippetti, ancora tanti giovani e piccoli e meno giovani incontreranno l’estro poetico di Roberto Filippetti, in un cuore a cuore con due
Continua a leggereLibertà e Persona volentieri presenta ai propri lettori la nuova pubblicazione di Aude Dugast dal titolo “Jérôme Lejeune La liberta dello scienziato” cui ha lavorato l’Editore Cantagalli.
In un epoca in cui la libertà di giudizio, particolarmente in campo scientifico, è compromessa da
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Oggi compio settant’anni
Oggi, giorno della festa di sant’Agostino, dal quale ho avuto in dono la più bella definizione di tutto l’essenziale dell’uomo vero: “Ci hai fatti per te o Signore e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te”.
In queste parole è condensato ciò che ho esistenzialmente verificato nella mia esperienza, quindi cercato
In tempo di Estate, l’acqua e la ricerca di un poco di riposo, la preghiera, sono luogo propizio per riflettere sul senso della nostra vita cristiana, su come ad essa aderiamo e su come la viviamo, nella mente, nel corpo, nell’anima.
Questa meditazione che il Santo Padre Benedetto tenne al Convegno ecclesiale della Diocesi di Roma l’11 Giugno 2012 ci sembra particolarmente opportuna per riscoprire la natura della nostra relazione con Cristo Dio nella Chiesa.
La Redazione
Continua a leggere“L’era dei monaci non è finita: tutt’altro che retaggio di un passato remoto, chiostri ed eremi sottraggono l’uomo di oggi alla frenesia restituendogli un rinnovato rapporto con lo spazio, il tempo, la creazione e il Creatore.
Se la mentalità comune riconosce un qualche merito al religioso che gestisce l’oratorio o che cura i mali del corpo, fatica però a comprendere quello che si ritira per dedicarsi in toto alla preghiera e al culto.
Prospettiva comprensibile, forse, “a cielo chiuso” (salvo poi scoprire che anche la missionaria della Carità attinge le sue forze ai piedi del tabernacolo, come disse santa Teresa di Calcutta). Meno comprensibile una certa
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