Esce in questi giorni un libro a firma di un giornalista gay di sinistra che ha il solo scopo di gettare fumo negli occhi e confondere le acque, dopo la denuncia chiara e circostanziata di mons. Viganò. Un libro ideologico, senza note, documenti, spesso senza fondamento, che mira, tra le altre cose, a screditare proprio uno dei più fieri avversari della decadenza vaticana e della lobby gay, il nemico numero 1 del circolo di cardinali che gravitano attorno al predatore seriale McCarrick: il cardinal Leo Burke. Di seguito una interessante analisi:
Se c’è qualcuno a cui non sta simpatico il cardinal Raymond Leo Burke, questo qualcuno risiede, con buone probabilità, a sinistra. È questo ad avere scatenato il finimondo per la Certosa di Trisulti, quella di cui il Dignatis Humanae Institute si è garantito la gestione a fronte di un canone annuo. Continua a leggere
Dalla pagina facebook di Eugenia Roccella:
Per tutti gli amici che vivono a Roma: martedì ci vediamo alla Biblioteca del Senato, piazza della Minerva 38, ore 17.30, per l’incontro sul caso Englaro. Con Mantovano, Quagliariello e Gasparri presenterò il mio libro, “Eluana non deve morire“, che ripercorre tutte le tappe della battaglia politica di dieci anni fa, ma voglio chiarire che non stiamo facendo una rievocazione storica, o semplicemente ricordando un anniversario. Si tratta di ricominciare la nostra battaglia contro la china di morte che sta prendendo la civiltà occidentale e il nostro paese.
Nell’incontro di martedì vogliamo ricordare e spiegare cosa è successo allora, e quali sono state le conseguenze, a partire dalla pessima legge sul cosiddetto testamento biologico, che io ho definito, nell’aula della Camera, “la via italiana all’eutanasia”. C’è stato un coro sdegnato di “ma cosa dici, ma quale eutanasia!“, però la Corte Costituzionale, con la sentenza su Dj Fabo, mi ha dato pienamente ragione, e ha sostanzialmente detto che, dato che si può scegliere di morire con la sospensione dell’idratazione e della nutrizione, e con la sedazione per non soffrire, non si capisce perché non si possa ricorrere anche ad altre modalità più veloci e semplici. Continua a leggere
Il Manifesto della Fede redatto dal cardinal Gerhard Ludwig Müller è un’altra bomba nel cuore della Chiesa.
Si tratta infatti di un controcanto rispetto all’insegnamento di Bergoglio, che non nasce dalla testa e dalla volontà di un cardinale “qualsiasi”: come Caffarra e Meisner, Müller era ed è un intimo di Benedetto XVI. E non è un mistero per nessuno che i due si continuano a vedere…
Ecco il manifesto:
«Non sia turbato il vostro cuore!»(Gv 14,1)
Dinanzi a una sempre più diffusa confusione nell’insegnamento della fede, molti vescovi, sacerdoti, religiosi e laici della Chiesa cattolica mi hanno invitato a dare pubblica testimonianza verso la Verità della rivelazione. È compito proprio dei pastori guidare gli uomini loro affidati sulla via della salvezza, e ciò può avvenire solamente se tale via è conosciutae se loro per primi la percorrono. A proposito ammoniva l’Apostolo: «A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto»(1Cor 15,3). Oggi molti cristiani non conoscono più nemmeno i fondamenti della fede, con un pericolo crescente di non trovare più il cammino che porta alla vita eterna. Tuttavia, compito proprio della Chiesa rimane quello di condurre gli uomini verso Gesù Cristo, luce delle genti (vedi LG 1). In questa situazione, ci si chiede come trovare il giusto orientamento. Secondo Giovanni Paolo II, il Catechismo della Chiesa Cattolica rappresenta una «norma sicura per l’insegnamento della fede» (Fidei Depositum IV). Esso è stato scritto allo scopo di rafforzare i fratelli e le sorelle nella fede, una fede messa duramente alla prova dalla «dittatura del relativismo»[1]. Continua a leggere
«Parlare di abusi sui minori da parte di sacerdoti ignorando che oltre l’80% sono atti omosessuali significa non voler risolvere la questione», «il problema più grave della Chiesa oggi è la tendenza al compromesso con il mondo, la rinuncia a proclamare la verità tutta intera». Parla in modo pacato il cardinale Gerhard Müller, cerca sempre le parole giuste in italiano, ma i suoi giudizi arrivano chiari e netti. A dispetto della sua figura imponente, ha modi molto bonari; e malgrado abbia una più che solida formazione teologica (cura tra l’altro l’opera omnia del cardinale Joseph Ratzinger-Benedetto XVI) ha la capacità di essere molto chiaro. Mi accoglie molto cordialmente nel suo appartamento a due passi dalla Basilica di San Pietro, che ha mantenuto anche dopo aver ricevuto il benservito da papa Francesco, il quale in un modo un po’ brutale nel luglio 2017 non gli ha rinnovato l’incarico di prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Ma in questo anno i suoi interventi, a fronte della confusione crescente che c’è nella Chiesa, hanno sempre avuto il timbro del “custode dell’ortodossia”, una sorta di Prefetto “ombra” dell’ex sant’Uffizio. Continua a leggere
Il 22 gennaio a Mosca il responsabile delle truppe missilistiche Mihail Matveevic ha tenuto una conferenza in cui ha spiegato dettagliatamente ai giornalisti le caratteristiche dei missili russi, e in particolare di quello messo sotto accusa dal Pentagono e dalla NATO, cioè il 9M729, che violerebbe l’accordo sugli Euromissili del 1987 per la sua asserita lunga gittata. Contestualmente alla conferenza, i presenti hanno potuto osservare, fotografare e filmare nello stesso capannone i missili esposti ad altezza d’uomo e parzialmente smontati.Un’occasione ghiotta per giornalisti e appassionati d’armamenti.
Il Cattolicesimo nella storia. In uscita il nuovo numero de “il Bollettino di Dottrina sociale della Chiesa”.
SOMMARIO
Bollettino di Dottrina sociale della Chiesa – 4 / 2018
IL CATTOLICESIMO NELLA STORIA
CONDANNA DELL’USURA, FUEROS E OBSEQUIUM PAUPERUM
Anno XIV (2018), numero 4, OTTOBRE – DICEMBRE
Editoriale, pagina 115
S.E. Mons. Giampaolo Crepaldi, AVER FEDE NELLA CAPACITA’ DELLA FEDE
Focus 1, pagina 117
Roberto Caria, IL GIUDIZIO DELLA CHIESA SULL’USURA E LA DIFESA DEI POVERI Continua a leggere
di Mirko Erspan
La vigilia di Natale di quest’anno è ricorso il 50° anniversario di Apollo 8, una delle missioni chiave del programma spaziale americano fortemente voluto da John F. Kennedy, tappa propedeutica allo sbarco sulla luna che sarebbe avvenuto sette mesi più tardi.
Quei primi goffi passi di un essere umano sul suolo del nostro satellite il 20 luglio 1969 hanno celebrato forse uno dei momenti più alti dell’intelletto umano nel campo scientifico. Ma cosa ha spinto l’uomo a investire così tante risorse per raggiungere il nostro satellite, in una sfida così difficile e rischiosa ma che fin dalla notte dei tempi, ha suscitato un’attrazione e un fascino così irresistibile cullano il sogno di poterla un giorno toccare?
Dominus production, la casa editrice che ha portato in Italia film come Cristiada, God’s not dead 1 e 2, e che da qualche tempo è attiva anche nel campo musicale con gruppi come i The sun, ha pubblicato un libro dal titolo Gli scienziati davanti al mistero del cosmo e dell’uomo. Piccoli dialoghi su grandi temi, a cura di Francesco Agnoli.
Si tratta di una serie di dialoghi con scienziati viventi, in molti casi di fama mondiale, a cui l’intervistatore pone domande sulle loro specifica disciplina, per poi allargare lo sguardo alla filosofia, alla teologia e alle fondamentali ed eterne domande sull’uomo, sul cosmo e su Dio.
Si passa così dalla passione di un cristallografo per i fiocchi di neve, al sacerdote padre della cristallografia; dalla bellezza del cielo osservato in una serata speciale, alle ricerche sul Big Bang; dalla nascita della parola “geologia”, Continua a leggere