Facciamo sentire la nostra voce, in difesa di chi è più fragile ed indifeso
Keith Patrick O’Brien, cardinale di Santa Romana Chiesa, Arcivescovo di St. Andrews ad Edimburgo, Presidente della Conferenza Episcopale scozzese ha dimostrato ancora una volta di essere. È un cristiano con la lingua glabra ed epaticamente ben fornito, quanto a coraggio. L’ultima sua intemerata l’ha rivolta contro la proposta avanzata dal governo scozzese di legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Oggi gli omosessuali in Scozia hanno già la possibilità di godere degli stessi diritti derivanti dal matrimonio, attraverso le civil partnership, unioni civili legalmente riconosciute. L’unica differenza che comporterebbe la totale parificazione giuridica tra matrimonio e civil partnerships sarebbe quella di poter celebrare le rispettive unioni anche in chiesa. Nozze gay davanti all’altare. Questa ipotesi, come era ovvio prevedere, sta infuocando il dibattito e contrappone la maggioranza dell’opinione pubblica all’elite politicamente corretta del governo. Continua a leggere
Eliminate Formigoni! L’ordine è partito da tempo. Micidiale. Come quelli lanciati da Lavrentij Pavlovič Berija, il potentissimo capo della polizia segreta stalinista, un cinico e crudele confezionatore di falsi dossier, esperto nell’arte raffinatissima di rimestare nel fango, utilizzare il braccio armato dei pubblici ministeri e dirigere sapientemente l’informazione giornalistica. Nonostante siano trascorsi più di settant’anni, i metodi, mutatis mutandis, non sembrano essere passati di moda. I mandanti, invece, non appaiono sempre facilmente identificabili, e amano agire nella penombra. Scherani e sicari, al contrario, non hanno paura di mostrarsi pubblicamente e di porre la propria firma sotto il corsivo di un quotidiano che conta. Continua a leggere
Sabato scorso, 9 luglio 2012, al più importante raduno mondiale della comunità LGBT (Global LGBT Workplace Summit) tenutosi –non a caso – a Londra, il colosso informatico Google ha lanciato una personale campagna pro-gay intitolata Legalize Love. Il comunicato ufficiale che annuncia l’evento ha un titolo emblematico: «I diritti LGBT sono diritti umani». Anche l’incipit non scherza: «Noi di Google siamo orgogliosi di essere riconosciuti come leader nella lotta per i diritti della comunità LGBT, anche se c’è ancora molta strada da percorrere in quella direzione». Continua a leggere
Anche a Varese è approdata l’iniziativa di istituire il registro comunale delle unioni civili.
La proposta, che pare goda di un sostegno bipartisan, è stata formalmente presentata dal consigliere Rocco Cordi (SEL) lo scorso 11 giugno, e verrà discussa al Consiglio comunale del prossimo 12 luglio. Continua a leggere
Monta la polemica sul Codice Etico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Quel documento ufficiale che nel suo preambolo si richiama ad un generico «cristianesimo», e che nelle sue trenta pagine non cita mai nemmeno una volta, la Costituzione Apostolica Continua a leggere
Anche Italia Oggi si è accorta della notizia: Nel codice etico della Cattolica il rispetto del trattato di Lisbona
Il General Medical Council (GMC), l’Ordine nazionale dei medici britannici, è stato categorico: i medici cristiani sono obbligati ad eseguire operazioni chirurgiche per il cambiamento di sesso. Si tratta di quell’intervento operatorio che va sotto il nome di Sex Reassignment Surgery (SRS), ovvero riattribuzione chirurgica di sesso. Le nuove disposizioni del GMC sono chiarissime: nessun medico potrà rifiutarsi di praticare una SRS adducendo motivazioni di carattere etico-religioso. Con buona pace del diritto all’obiezione di coscienza. Continua a leggere
«“Vedete, Pietro dorme, Giuda è sveglio”. Questa è una cosa che ci fa pensare: la sonnolenza dei buoni. Papa Pio XI [1857–1939] ha detto: “il problema grande del nostro tempo non sono le forze negative, è la sonnolenza dei buoni”. “Vegliate”: meditiamo questa cosa, e pensiamo che il Signore nell’Orto degli Ulivi per due volte ha detto ai suoi apostoli: “Vegliate!”, ed essi dormono. “Vegliate”, dice a noi; cerchiamo di non dormire in questo tempo, ma di essere realmente pronti per la volontà di Dio e per la presenza della sua Parola, del suo Regno.» (Papa Benedetto XVI – 10 marzo 2011)
La squallida vicenda dell’illecita divulgazione della corrispondenza privata del Santo Padre getta un’ombra inquietante al di là e al di qua del Tevere. Continua a leggere
Il Primo Ministro britannico David Cameron durante un ricevimento dato in occasione della Santa Pasqua a Downing Street, si è ricordato di essere un cristiano. Con il tipico understatement anglicano ha pubblicamente e pudicamente esternato i propri personali sentimenti religiosi. Il ricevimento non è stata l’unica opportunità per Cameron di professare la propria fede. In un altro messaggio pasquale, infatti, il premier ha avuto modo di sottolineare come «il Nuovo Testamento ci dica molto del carattere di Gesù: un uomo di incomparabile compassione, generosità, grazia, umiltà e amore», «valori che lo stesso Gesù ha incarnato e che tutti, credenti e non credenti, possono condividere ed ammirare». Questo è il cristianesimo di David Cameron: l’ammirazione di un uomo per il suo eccezionale carattere. Che, poi, questo Uomo sia anche stato Dio, incarnato, morto e risorto per la salvezza dell’umanità, sembra essere del tutto indifferente. Come indifferenti paiono essere, per Cameron, gli insegnamenti di quell’Uomo.
Non è un caso, ad esempio, che il Primo Ministro sia uno strenuo e convinto sostenitore dei matrimoni omosessuali e della possibilità di ridefinire per legge il concetto di matrimonio, secondo criteri innovativi stabiliti dal governo. Continua a leggere