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Sul Blog di Padre Livio, alla sezione “Ci scrivono”, troviamo un’interessante e accorata lettera di un ascoltatore di Radio Maria che esprime tutta la sua preoccupazione per il futuro dell’umanità per la quale si paventa una grande distruzione cui seguirebbe un profondo rinnovamento spirituale.
Noi tutti vediamo come nella storia dell’umanità, anche come presentata dalle Scritture, il Giudizio di Dio non è inteso come punizione, ma come misericordia nella Verità e nella Giustizia.
Come è l’uomo a costruire il proprio inferno eterno, così è l’uomo a porre le premesse per il miglioramento o il peggioramento della propria condizione sulla terra e del suo futuro eterno.
Quando il cuore dell’uomo si indurisce, e pensa di essere come Dio, scimmiottando il significato del Nome dell’Arcangelo Gabriele, Chi come Dio?, l’esito non può che essere devastante.

Musei Vaticani, Cappella Sistina
Pensiamo alla storia dell’umanità al tempo di Noè, come alla costruzione della torre di Babele in cui si assistette alla progressione dello sfacelo dell’umanità, esemplato nella babele delle lingue. E se la narrazione viene interpretata in chiave eziologica, nulla toglie alla pericope veterotestamentaria per dire all’uomo che quando costruisce un mondo senza Dio, non solo si allontana da Dio, ma perde la capacità di comprendersi con i propri simili.
Israele e Giuda seppero apparentemente far naufragare per diversi secoli il piano di Dio, consumandosi in una continua guerra tra Regno del Nord e Regno del Sud, Tra Israele e Giuda, ma da quel resto, comunque, nacque il discendente di David, Gesù, Speranza del mondo.
Oggi, in un rinnovamento dell’organizzazione dei poteri mondiali, all’interno dei sempre più difficili equilibri tra i tre colossi di Stati Uniti, Cina, Russia, e dell’emergente India, l’uomo si trova al bivio. Accogliere i valori spirituali della Salvezza, o ostinarsi a costruire un’ennesima torre di Babele?
Ma è chiaro che se la torre di Babele dell’Illuminismo fu capace di porre le basi per la distruzione di mezza

Vienna, Kunsthistorisches Museum
Europa, nella Seconda Guerra mondiale, le potenze oggi in campo sono molto più agguerrite e in possesso di mezzi di distruzione incalcolabili così da poter coinvolgere l’intera terra o una sua grande parte, visto che la corsa è per il potere assoluto. L’uomo sembra acciecato!
Padre Livio risponde alla lettere dell’ascoltatore con le parole di una grande mistica, ormai riconosciuta nella Chiesa e prossima agli onori degli altari, -come si usava dire-, Luisa Piccarreta. Vediamo i due testi.
Caro padre Livio,
sono Luca 53 anni da Verona.
Recentemente mi sono ricordato di un testo della mistica Luisa Piccarreta che lessi anni fa e che avevo collegato con i 10 segreti (Lo scrivente si riferisce ai Segreti attribuiti alla Madonna a Medjurorje). Quindi, ora vorrei chiederle questo: secondo lei con l’avvento dei segreti ci sarà la seconda venuta di Cristo?
Su internet ho ritrovato il testo di Luisa Piccarreta:
29 gennaio 1919 (vol. 12):
[…] Ora pareva che Gesù mi diceva: ” Figlia diletta mia, voglio farti sapere l’ordine della mia Provvidenza.
Nel corso di ogni duemila anni ho rinnovato il mondo: nei primi duemila lo rinnovai col Diluvio; nei secondi duemila lo rinnovai con la mia venuta sulla terra, in cui manifestai la mia Umanità, dalla quale, come da tante fessure, traluceva la mia Divinità, e i buoni e gli stessi Santi dei seguenti duemila anni sono vissuti dei frutti della mia Umanità e come leccando hanno goduto della mia Divinità.
Ora siamo circa alla fine del terzo duemila, e ci sarà una terza rinnovazione, ecco pertanto lo scompiglio generale: non è altro che il preparativo alla terza rinnovazione.
E se nella seconda rinnovazione manifestai ciò che faceva e soffriva la mia Umanità e pochissimo ciò che operava la mia Divinità, ora, in questa terza rinnovazione, dopo che la terra sarà purgata e distrutta in gran parte la generazione presente, sarò ancora più largo con le creature e compirò la rinnovazione col manifestare ciò che faceva la mia Divinità nella mia Umanità, come agiva il mio Volere Divino col mio volere umano, come tutto restava concatenato in Me e come tutto lo facevo e rifacevo, e anche ogni pensiero di ciascuna creatura era rifatto da Me e suggellato col mio Volere Divino.

Risposta di Padre Livio
Caro Luca,
Quello che scrive la Serva di Dio Luisa Piccarreta va sempre preso in grande considerazione. I suoi scritti si diffondono sempre di più e cresce la considerazione della Chiesa come si vede nel processo di beatificazione. La profezia della Piccarreta sul futuro prossino dell’umanità, che vedrà il tempo della pace divina sulla terra, concorda con quanto ha promesso la Madonna e hanno rivelato diversi santi e mistici dalla Emmerick alla Valtorta. Ciò che turba è l’affermazione che in questo passaggio ”la terra sarà purgata e distrutta in gran parte la generazione presente”.
Non ho nessun argomento da opporre a questa affermazione perché nel caso di una terza guerra mondiale, con le armi diaboliche di cui il mondo dispone e che non conosciamo tutte, potrebbe essere proprio così.
Non dobbiamo però angosciarci.
Mettiamo la nostra vita e quella dei nostri cari nelle mani di Dio e prepariamoci alla chiamata del Signore. La sua santa volontà disporrà di ognuno di noi.
Queste profezie ci vengono donate per essere vigilanti e per non farci ingannare dalla falsa pace.
Ave Maria
Padre Livio
Tutte le profezie, difficilmente interpretabili con precisione, anche perché sempre modificabili a seconda di come l’umanità e la Chiesa rispondano ai pressanti appelli di Dio, hanno lo scopo di spingere alla vigilanza e non di definire nei particolari cosa accadrà. Le profezie, infatti, non sono divinazioni. Non rispondono a curiosità, per quanto ovvie, sul futuro, ma invitano al Bene, a non riporre la speranza nel secolo presente, ma nel secolo futuro, in Dio. Sono una premessa importante, a quanto pare, se Dio nei secoli ha inondato la terra di profezie e rivelazioni private sempre volte alla conversione. Non contiamo dunque quanto tempo ci resti per stare al calduccio in una vita comoda, ma imbracciamo le armi del combattimento spirituale, secondo l’immutato insegnamento della Chiesa.