Cosa sta comportando nelle scuole la “Carriera alias”.

Iniziativa per la vita

Se ti dicessi che mi sento di avere 16 anni e ti chiedessi di trattarmi come un sedicenne, tu lo faresti? No, perché l’età è un dato oggettivo, che non si può scegliere a piacimento…È una provocazione per farti capire che cosa sta succedendo davvero nelle scuole italiane con la carriera alias promossa dal movimento LGBTQ, che permette agli studenti di scegliere l’identità sessuale in base alla quale essere trattati dalla loro scuola. Eppure anche l’identità sessuale è un dato oggettivo: siamo maschi o


femmine, e col massimo rispetto per chi prova disagio col proprio corpo (una condizione che merita tatto e delicatezza), nessun sentimento potrà mai cambiare la realtà dei fatti. Nonostante questo dato di semplice buon senso, più di 150 scuole italiane hanno approvato un regolamento (carriera alias) per chiamare gli studenti con un nome da loro scelto in base all’identità di genere “percepita”.
Nelle scuole si sta diffondendo un caos ideologico che fa male innanzitutto ai giovani, perché fomenta stati di vera e propria confusione sulla loro sessualità in un momento estremamente delicato del loro sviluppo personale. Abbiamo già raccolto più di 60.000 firme per chiedere al Ministro dell’Istruzione di mettere fine a questo abuso, e mi sono accorto che manca la tua firma Marcello!

Mi aiuti ad aumentare il numero delle firme che consegnerò a breve al Ministro dell’Istruzione? Bastano solo pochi secondi, clicca qui!

La scuola, per legge, è obbligata a chiamare gli studenti col loro nome anagrafico (che infatti viene definito “nome legale”). Sempre più scuole sono abbindolate dall’ideologia gender promossa dal movimento LGBTQ e accettano di chiamare gli adolescenti con nomi di fantasia. La carriera alias nelle scuole può generare o rafforzare nei minori sentimenti di confusione e disagio identitario.Incoraggia processi che possono portare all’assunzione di farmaci ormonali per bloccare lo sviluppo sessuale o addirittura interventi chirurgici devastanti per il corpo e dagli effetti irreversibili. Per questo voglio incontrare il Ministro dell’Istruzione prima possibile e consegnargli molte più di 60.000 firme…

Più firme raccoglieremo, maggiore sarà il nostro impatto sul Ministro dell’Istruzione, a cui chiediamo di prendere provvedimenti urgenti per tutelare i nostri figli e i nostri nipoti. Firma ora cliccando qui!

Questa petizione è soltanto una delle numerose iniziative promosse a livello nazionale da Pro Vita & Famiglia per denunciare ciò che sta accadendo.Abbiamo fatto affissioni stradali, webinar, convegni, articoli e interviste, comunicati stampa e volantinaggio per le strade.
Siamo riusciti a raggiungere anche i media nazionali e la televisione, informando così milioni di cittadini.
Noi stiamo facendo davvero di tutto, tu puoi aggiungere solo la tua firma alla petizione?

Firma ora cliccando qui!

Grazie mille e in alto i cuori.

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Autore: Marcello Giuliano

Nato a Brescia nel 1957, vive a Romano di Lombardia (BG). Dopo aver conseguito il Baccelierato in Teologia nel 1984 presso il Pontificio Ateneo Antonianum di Roma e il Diploma di Educatore Professionale nel 2001, ha lavorato numerosi anni nel sociale. Insegnante di Religione Cattolica nella Scuola Primaria in Provincia e Diocesi di Bergamo, collabora ai cammini di discernimento per persone separate, divorziate, risposate ed è formatore per gli Insegnanti di religione Cattolica per conto della stessa Diocesi. Scrive sulle riviste online Libertà & Persona e Agorà Irc prevalentemente con articoli inerenti la lettura simbolica dell’arte ed il campo educativo. Per Mimep-Docete ha pubblicato Dalla vita alla fede, dalla fede alla vita. Camminando con le famiglie ferite (2017); In collaborazione con Padre Gianmarco Arrigoni, O.F.M.Conv., ha curato il libro Mio Signore e mio Dio! (Gv 20, 28). La forza del dolore salvifico. Percorsi nella Santità e nell’arte, (2020). Di prossima uscita Gesù è veramente risorto?

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