Vale la pena di ascoltare i commenti ai messaggi della Madonna di Medjugorje?

Siamo sereni perché c’è Maria, siamo sereni perché c’è il Signore!

Radio Maria nacque il 12 gennaio del 1987. Il primo Messaggio alla Parrocchia risale all’ 1 Marzo 1984, ma i messaggi ai veggenti erano iniziati il 24 Giugno 1981. Non è mia intenzione riepilogare la storia di Medjugorje. È più facile basarsi su quanto scritto nel sito Medjugorje Web Site (QUI). Quarantun anni di storia.

Cosa penso di Medjugorje

Se più volte mi sono espresso favorevolmente sui frutti di Medjugorje, che potei toccare con mano anche nell’85 od ’86, non ricordo bene l’anno e comunque ai primi tempi delle apparizioni, quando ancora a Medjugorje non esisteva un albergo e si veniva lietamente ospitati nelle case dei contadini -bellissimo e unico ricordo – non

mi sono mai espresso sui messaggi in quanto tali né sul fatto che tanti fedeli e sacerdoti e pastori li sentano così importanti.

Cosa insegna la Chiesa?

Sappiamo che la Chiesa, quando dei fatti straordinari sono ancora in atto, non li approva subito al fine di avere il tempo di poter valutare gli eventi nella loro interezza, dopo il loro compimento. Eppure, la Chiesa ha riconosciuto le prime sette apparizioni. Ha poi indicato Medjugorje come Santuario a motivo dei copiosi frutti spirituali ivi accaduti e ancora attuali e in corso.

La Chiesa, anche a fronte di fatti straordinari sui quali non abbia dubbi, come per esempio Fatima o Lourdes a tutti assai noti, non obbliga alla fede in essi, ma permette di credervi e accompagna spiritualmente i fedeli nel viverne il profondo significato. Questo perché la Fede si fonda su Pietro e sulla Rivelazione conclusasi con la morte dell’ultimo Apostolo.

Tuttavia, i fedeli, per credere in tali eventi, non sono tenuti ad aspettare l’ultima parola della Chiesa, ma essi stessi, con la loro Fede particolare, legata agli eventi, sono parte di ciò che la Chiesa valuta e valuterà.

Ebbene, né la Chiesa, né tanto meno io, ritiene, o ritengo, che nei messaggi, o nella realtà spirituale di Medjugorje, vi sia qualche simulazione o errore di fede. Io vi ho trovato solo frutti.

Tuttavia, forse per il mio consueto atteggiamento di non particolare entusiasmo verso i messaggi straordinari, giacché essi ribadiscono in ogni epoca l’insegnamento perenne di pentimento, conversione, pace, fede, amore, obbedienza a Dio e alla Chiesa, non ne sento una intima necessità. Ma possiamo negare che oggi proprio da Medjugorje venga un serio, necessario e quotidiano richiamo a pentimento, conversione, pace, fede, amore, obbedienza a Dio e alla Chiesa, alla penitenza, alla preghiera e al digiuno, affrontati come speciale missione di salvezza?

Chi è coinvolto nella missione di Medjugorje vive la Chiesa da missionario, vive la sua Fede pasquale.

Questo è il mio modo di sentire e di essere. Ammiro e apprezzo, perciò, chi sente e segue i Messaggi che, se dati dalla Madonna, sono certo segno del suo amore per una umanità, che attraversa un’epoca speciale della storia.

Cristo e la storia della Salvezza

Qui emerge un tema fondamentale per il senso della Fede. Poiché la Fede Cristiana Cattolica non è una morale, ma Fede nel Liberatore, Messia, Unto del Signore, che cambia la vita e la storia portandola nell’escaton, fino al suo Giudizio; poiché la Fede tramite i Sacramenti trasforma già qui la vita di ciascuno, non è escluso che queste apparizioni, al pari, e forse più di altre, siano un segno per la conversione oggi poiché Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti (Lc 2, 34) … Ella è qui per la rovina e la risurrezione di molti poiché, come dice Maria, molti vanno all’inferno. Maria nella storia delle apparizioni, pensiamo Fatima, invita a pregare perché questo non accada.

Abbiamo noi bisogno che Maria ci chieda di pregare con fede quotidianamente il Santo Rosario, che digiuniamo, che ci confessiamo, che operiamo il bene ed ogni opera del Regno di Dio? No! Ma poiché molti non lo fanno, anzi, ne negano la necessità, non sarà forse urgente che Ella, con Cuore di Madre, in persona, venga a chiederlo nuovamente? Perché no? Ma se non fossimo disposti a credere a questi particolari messaggi e inviti, capaci di trasformare persone e parrocchie, non dovremmo forse compiere queste stesse opere dello Spirito e compierle all’interno di questa battaglia cosmica guidata dalla Donna, con dodici stelle a sua corona, e con i piedi che schiacciano la testa al serpente?

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Messaggi semplici e ripetitivi

I messaggi della Madonna di Medjugorje sono molto semplici, ripetitivi, si dice. È vero. Ma i figli hanno bisogno di sentire sempre gli stessi incoraggiamenti, correzioni, consolazioni di una Madre. Chi può proibire a Maria di intervenire a loro Salvezza? Ella, Mediatrice di ogni Grazia?

Nelle conversazioni radiofoniche vediamo all’opera la Grazia di Dio che plasma l’anima della Veggente, chiamata a condurre altre anime verso Maria perché Maria conduca a Gesù, come noi siamo chiamati alla Chiesa, che ci conduce a Gesù. Se Gesù ha scelto di condurci a Lui tramite la Chiesa, come mai da questo compito vorremmo escludere Sua Madre che è Madre della Chiesa (San Paolo VI)?

Se avete già ascoltato la telefonata sopra riportata, l’ultima del 25 Settembre c.a., riascoltatela con questo spirito e credo che parlerà anche ai più scettici come a Figli prediletti.

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Autore: Marcello Giuliano

Nato a Brescia nel 1957, vive a Romano di Lombardia (BG). Dopo aver conseguito il Baccelierato in Teologia nel 1984 presso il Pontificio Ateneo Antonianum di Roma e il Diploma di Educatore Professionale nel 2001, ha lavorato numerosi anni nel sociale. Insegnante di Religione Cattolica nella Scuola Primaria in Provincia e Diocesi di Bergamo, collabora ai cammini di discernimento per persone separate, divorziate, risposate ed è formatore per gli Insegnanti di religione Cattolica per conto della stessa Diocesi. Scrive sulle riviste online Libertà & Persona e Agorà Irc prevalentemente con articoli inerenti la lettura simbolica dell’arte ed il campo educativo. Per Mimep-Docete ha pubblicato Dalla vita alla fede, dalla fede alla vita. Camminando con le famiglie ferite (2017); In collaborazione con Padre Gianmarco Arrigoni, O.F.M.Conv., ha curato il libro Mio Signore e mio Dio! (Gv 20, 28). La forza del dolore salvifico. Percorsi nella Santità e nell’arte, (2020). Di prossima uscita Gesù è veramente risorto?

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