
Pubblichiamo il testo della Lettera inviata dalla Presidenza della CEI ai Vescovi, contenente alcuni “consigli e suggerimenti” relativi alle misure di prevenzione della pandemia QUI.
Misure di prevenzione della pandemia. Comunicazione della Presidenza CEI
All’inizio del periodo estivo il Governo ha ancora allentato le misure di prevenzione della pandemia. Alla luce del nuovo quadro, riteniamo opportuno condividere i seguenti consigli e suggerimenti:
sintomi influenzali: è importante ribadire che non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al SARS-CoV-2;
utilizzo delle mascherine: in occasione delle celebrazioni non è obbligatorio ma è raccomandato;
igienizzazione: si continui a osservare l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto;
acquasantiere: è possibile tornare nuovamente a usarle;
processioni offertoriali: è possibile svolgerle;
distribuzione della Comunione: si consiglia ai Ministri di indossare la mascherina e di igienizzare le mani prima di distribuire la Comunione;
unzioni: nella celebrazione dei Battesimi, delle Cresime, delle Ordinazioni e dell’Unzione dei Malati si possono effettuarle senza l’ausilio di strumenti.
I singoli Vescovi, nella considerazione delle varie situazioni e dell’andamento dell’epidemia nel loro territorio, possono adottare provvedimenti e indicazioni particolari.
Queste le indicazioni ed i suggerimenti e ad esse le singole diocesi si attengono, come pure i fedeli. Restano comunque due fatti: non si tratta di norme ma di indicazioni e suggerimenti e mai sarebbe stata esplicitata la posizione della Presidenza CEI circa alcune scelte che rientrano nell’ordinamento adottato e mai discusso pubblicamente dai presuli.
Pongo degli interrogativi:
- Cosa pensa delle mascherine la Chiesa? Il dibattito sulla loro utilità, o, peggio, necessità, sotto il profilo scientifico e sanitario è ovunque assente. Come già più volte detto in televisione da medici, tra i quali il Prof. Bassetti di Genova, non vi è alcuna evidenza scientifica della anche solo utilità delle mascherine chirurgiche a riguardo della tutela della salute, in rapporto al Covid, per chicchessia. Forse potrebbe essere utile la mascherina FFP2. Comunque, non vi sono studi scientifici che dimostrino detta protezione. Perché su ciò si accettano supinamente le decisioni del Governo senza avanzare nemmeno riserve? Ad ogni modo, ricordo che l’OMS, all’inizio della pandemia, disse la verità: le mascherine non servono. Anzi, documenti del Servizio Sanitario Nazionale italiano precisavano che, se usate in modo scorretto, le mascherine sarebbero state veicolo di infezione.
- Si riammette l’Acqua Santa nelle acquasantiere. Per precisione, la Presidenza CEI vietò l’utilizzo delle acquasantiere e non dell’acqua Santa, anche diversamente distribuibile in boccettini o con dei dispenser. Invece, il cattivo gusto liturgico di taluni si tradusse nel mettere i dispenser delle soluzioni disinfettanti nelle acquasantiere e l’Acqua santa in più parti scomparve. Su questo comportamento scorretto non mi risulta sia stata emessa alcuna Nota CEI. Come mai, generalmente, l’Acqua santa scomparve dalle chiese?
- Distribuzione della Comunione. In precedenza, era raccomandata la distribuzione sulle mani, anziché in bocca, comunque, non veniva proibita la forma tradizionale, ma si indicava di attuarla con opportuna igienizzazione delle mani del sacerdote in caso di contatto con la bocca del fedele. Ora, si dice semplicemente: si consiglia ai Ministri di indossare la mascherina e igienizzare le mani prima di distribuire la Comunione. Da ciò sembrerebbe che sia riammessa senza difficoltà anche la comunione in bocca (?) Sarà così da intendere?