Giornali e fake news, un binomio inscindibile

Da alcuni anni si sente dire che sul web girino molte fake news, molte bugie, e, in parte, è vero. Ma è il resto del discorso che spesso non convince. Si dice, infatti: basterebbe leggere i grandi giornali per avere un’informazione veridica. Le cose non sono così semplici. Già un gande giornalista, come George Orwel – pseudonimo di Eric Arthur Blair (1903 – 1950)- denunciava al suo tempo la falsificazione tipica dei media e dei giornali da parte del potere comunista in Unione Sovietica, ma aggiungeva che cose analoghe accadevano anche nella libera Inghilterra perché gli intellettuali sono spesso pronti alla falsificazione e arrivano a sostenere che due più due faccia cinque.

Da una parte ci sono i nemici teorici, gli apologeti del totalitarismo, coloro per i quali disinformare è un’abitudine, un dovere; dall’altra i nemici diretti e pratici: il monopolio e la burocrazia. E aggiungeva che in Inghilterra la stampa era nelle mani di pochi uomini facoltosi e che radio e cinema fossero un monopolio.  

Le fake news, allora sono un problema che nasce con la rete? Ci sono sempre state? Per capire, dobbiamo

fare un passo indietro. Dove e quando nacque il giornalismo? Da dove nasce l’idea di dare delle notizie? Cos’è la cultura della notizia? Perché dare delle notizie? Notizie strane, bizzarre, terremoti, mostri marini … Perché vendere delle notizie? Quanto vendevano gli antenati del giornale?

Quante volte il titolo di un articolo sembra vendere chissà cosa …? E l’opinione pubblica? Cosa accadde in Francia all’epoca dei lumi? Che rapporto tra battaglia politica e giornalismo? Chi fu il giornalista Jean-Paul Marat?

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Agli inizi del Novecento, tre giornalisti divennero capi di stato … libertà di stampa, potere, censura e controllo …per opera degli stessi uomini di penna … Ma Francia e Inghilterra non scelsero la strada della dittatura. Cosa fecero, invece? Cosa accadde alla fine della Guerra Fredda, nel 1989? Scoppiò una guerra molto importante, la guerra in Iraq, nel 1991 e cosa avvenne. Il Governo americano, rimbalzato dai media di tutto il mondo, cosa disse? Come venne proposta la narrazione da giornali e TV americani? E nella seconda Guerra del Golfo del 2003? Quali furono le bugie diffuse dai giornali, qualche anno dopo da loro stessi smentite? Quale lo scopo di tutto ciò? Perché la Guerra contro la Libia? Cosa accadrà alla Siria e cosa dirà l’informazione ufficiale? Proprio qui interverrà la rete … e, allora, che pensare?

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Autore: Francesco Agnoli

Laureato in Lettere classiche, insegna Filosofia e Storia presso i Licei di Trento, Storia della stampa e dell’editoria alla Trentino Art Academy. Collabora con UPRA, ateneo pontificio romano, sui temi della scienza. Scrive su Avvenire, Il Foglio, La Verità, l’Adige, Il Timone, La Nuova Bussola Quotidiano. Autore di numerosi saggi su storia, scienza e Fede, ha ricevuto nel 2013 il premio Una penna per la vita dalla facoltà di Bioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, in collaborazione tra gli altri con la FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana) e l’Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana). Annovera interviste a scienziati come  Federico Faggin, Enrico Bombieri, Piero Benvenuti. Segnaliamo l’ultima pubblicazione: L’anima c’è e si vede. 18 prove che l’uomo non è solo materia, ED. Il Timone, 2023.

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