QUALI CRITERI PER LA SCELTA DEI LIBRI DI TESTO DEL’IRC NELLA PRIMARIA?

Oggi alle ore 18.00 a PAIDEIA Web

una conversazione sul tema

“Libri di testo per l’Irc e contenuti”

Comunichiamo che, per problemi di linea sopraggiunti durante la diretta, al momento il video non è disponibile per intero, bensì in due singole parti. Rimedieremo al più presto al disguido. Grazie

Prima parte

Seconda parte

Tutti noi docenti, della primaria e non, abbiamo da poco scelto i libri di testo per il prossimo anno scolastico 2022-2023 e, forse, questa conversazione si sarebbe potuta rivelare più utile qualche settimana fa. Ma credo possa giovare anche ora per riflettere su come abbiamo scelto, su quali criteri ci siamo basati e come porre

eventuali correttivi quando utilizziamo in classe i libri di testo.

Credo, dopo diversi anni di insegnamento, che i criteri generalmente adottati siano molto diversi e perfino eterogenei tra di loro anche in base alla prospettiva con cui ogni insegnante intende avvalersi del testo.

Qualcuno lo sceglie per consuetudine.

Qualcun altro per disporre di materiale fotografico e di un abbondante numero di schede cui ricorrere regolarmente, o saltuariamente, ad integrazione di propri materiali, specialmente ora che, con la didattica digitale integrata, siamo diventati tutti dei “fotocompositori”; altri ancora scelgono ponendo veramente attenzione al percorso suggerito con competenza dagli autori e così via.

Ma tutti stiamo attenti alla qualità della grafica, della carta ed impaginazione, delle immagini d’arte e, penso, dei contenuti che non sono di poco conto, dovendo rispondere ai criteri di completezza ed esattezza della dottrina, oggetto, in quanto dato storico, della nostra disciplina così come indicato nei criteri della Segreteria CEI  (“Nulla osta e approvazione dei libri di testo per l’insegnamento della religione cattolica nella scuola” QUI)  per l’approvazione dei libri di testo da parte delle Curie Episcopali.

Desideriamo, poi, un linguaggio chiaro e possibilmente mai ambiguo o equivocabile.

Eppure non di rado il testo risulta poco chiaro rispetto alla dottrina il cui contenuto oggettivo per noi è importante volendo aiutare l’alunno a comprendere il senso della fede cristiana proprio per comprendere poi meglio i segni della relazione tra la fede e la cultura nella storia.

Nella conversazione di Paideia Web proviamo ad approfondire proprio questo aspetto e a fondare la necessità di grande attenzione al modo di esporre i contenuti da parte dei testi che poi resteranno nelle mani degli alunni.

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Autore: Marcello Giuliano

Nato a Brescia nel 1957, vive a Romano di Lombardia (BG). Dopo aver conseguito il Baccelierato in Teologia nel 1984 presso il Pontificio Ateneo Antonianum di Roma e il Diploma di Educatore Professionale nel 2001, ha lavorato numerosi anni nel sociale. Insegnante di Religione Cattolica nella Scuola Primaria in Provincia e Diocesi di Bergamo, collabora ai cammini di discernimento per persone separate, divorziate, risposate ed è formatore per gli Insegnanti di religione Cattolica per conto della stessa Diocesi. Scrive sulle riviste online Libertà & Persona e Agorà Irc prevalentemente con articoli inerenti la lettura simbolica dell’arte ed il campo educativo. Per Mimep-Docete ha pubblicato Dalla vita alla fede, dalla fede alla vita. Camminando con le famiglie ferite (2017); In collaborazione con Padre Gianmarco Arrigoni, O.F.M.Conv., ha curato il libro Mio Signore e mio Dio! (Gv 20, 28). La forza del dolore salvifico. Percorsi nella Santità e nell’arte, (2020). Di prossima uscita Gesù è veramente risorto?

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