In questi ultimi mesi il PD di Letta si è caratterizzato come il partito della guerra: armi, armi, armi, e ancora armi. Così chiedono gli Usa, ed Enrico Letta risponde.
E poco importa che da premier Letta capisse bene l’importanza della relazione anche economica tra Italia e Russia, firmando 28 accordi con Putin il 26 novembre 2013, a Trieste.
Oggi Letta ha bisogno dell’appoggio del leader Dem mondiale, Biden, ed obbedisce. Anche perchè il Pd è, in generale, il partito delle armi e degli affari in campo militare (https://www.ilgiornale.it/news/politica/nella-filiera-delle-armi-tutte-poltrone-sono-pd-2022604.html ).
Epperò, se in politica estera il Pd è il partito guerrafondaio per eccellenza, il sostegno principale al banchiere “americano” Mario Draghi, lo sponsor della corsa alla crescente spesa bellica,
in politica interna bisognerà pur continuare a dire “qualcosa di sinistra“. Ecco perchè il “cattolico” Letta spinge come può per introdurre nel paese anche l’eutanasia; ed ecco perchè il rilancio, in questi giorni, del ddl Zan.
Parte della sinistra è schifata della leggerezza guerrafondaia del suo leader? Per tenere insieme la allegra brigata nichilista, e per distrarre un poco l’opinione pubblica, ecco la necessità di rialzare il polverone e di presentarsi non solo come il partito della guerra, ma anche come quello dei presunti “diritti civili”.
Il ddl Zan dunque, torni in campo, e si riprenda la commedia sul paese percorso e devastato dalle violenze omofobe, transfobiche ecc…
Questa la narrazione, dietro la quale esiste, anche in questo caso, una guerra: guerra alla famiglia, all’identità sessuale, alle donne, al maschio e alla femmina….
Perchè il ddl Zan è solo questo: una terribile guerra di “esportazione” non della democrazia ma della cultura gender.
Di seguito alcuni video per illustrare il vero contenuto del ddl Zan: