Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il prof. Francesco Agnoli ci ha inviato questa riflessione su Hans Küng, il celebre teologo tedesco recentemente scomparso, di cui lo ringraziamo e che condividiamo alla vostra attenzione. Buona lettura.
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La morte di Hans Küng è un evento pubblico. Per questo si è accesa intorno a lui e al suo insegnamento, una grande discussione. Non si tratta, evidentemente, di decidere della sorte eterna di una persona: il giudizio appartiene solo a Dio.
Ma delle sue idee sì. Perché Küng era un prete cattolico che ha passato la vita all’ombra della Chiesa, negandone la dottrina, ma godendo del prestigio e del posto che la Chiesa gli offriva. Un modo piuttosto moderno di fare gli eretici: diciamo, un modo più comodo (è assicurato nello stesso tempo il pulpito cattolico e il sostegno dei media laici).
I giornali parlano dei suoi contrasti molto duri con Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, e mettono in luce la sua contrarietà al dogma dell’infallibilità pontificia.
Purtroppo ai media un pensiero ragionato e fondato è quasi sempre precluso. Ad un cattolico interessa poco dei rapporti di un teologo con i papi. Ci sono tanti santi o grandi credenti come Dante, che i papi li hanno presi a “ceffoni” (metaforicamente parlando) e a ragione!
Ciò non ha impedito loro di essere proclamati santi proprio dalla Chiesa cattolica.
Il fatto degno di indagine non è dunque il contrasto di un teologo con uno o due papi, ma il suo rifiuto di una o più VERITÀ di Fede.
Il cristianesimo è una RELIGIONE RIVELATA: ciò significa che ci sono alcune Verità, conformi a Ragione, ma inaccessibili alla sola ragione umana, che sono stati rivelati da Dio agli uomini. Prendere o lasciare.
Ciò che Dio rivela, l’uomo può accettarlo o meno. L’unica cosa che non può fare, è decidere cosa tenere, cosa lasciare, cosa modificare. Non è soltanto un segno di scarsa fede, ma anche di scarsa intelligenza e di somma presunzione. Grandi geni come Agostino, Anselmo, Tommaso ecc. hanno passato la vita a cercare di capire le Verità rivelate, mostrandone la grandezza.
Le hanno prima accettate, poi indagate, ben sapendo che il mare non si raccoglie con il secchiello; ben sapendo che la Verità rivelata è un dono, non un possesso.
Per questo per la Chiesa, tutti i peccati sono perdonabili, tranne quello di volersi mettere al posto di Dio, impadronendosi della verità rivelata.
L’eretico è proprio questo: un immenso presuntuoso, scarsamente intelligente, che non decide né di rifiutare la Verità rivelata né di accettarla, ma di mettersi al posto di Dio, per RI-RIVELARLA, lui!
Ridicolo.