
Torna l’appuntamento con ComunicArTe.cc e gli Affreschi di Giotto attraverso la voce di Chiara Rossi.
Dopo aver ripercorso le vicende di Anna e Gioacchino, domani sera, 3 Marzo, alle ore 20, 45 sarà in scena
l’Annunciazione, che continuerà il cammino all’interno della Cappella degli Scrovegni fino alle porte della Settimana Santa.
Dal Mistero dell’Incarnazione al Mistero della Morte e Resurrezione di Gesù, fino al Giudizio, il tema è la salvezza dell’uomo, creato da Dio per un superiore progetto, che passa attraverso i Misteri della vita di Gesù e della Chiesa, partendo dalla Vita Trinitaria all’incontro con Dio Giudice di Misericordia attraverso i diversi incontri: Maria a Nazaret, i Santi Innocenti a Betlemme, i Discepoli sul lago di Tiberiade, i poveri e i malati, come i Farisei e i Sadducei, Lazzaro o Nicodemo, Giuda nell’Ultima Cena, Pilato e il Centurione.
L’Annunciazione, nella Chiesa dedicata a Santa Maria della Carità, esprime quella divina virtù dell’ Amore attraverso la generosa risposta di Colei che fu chiamata ad essere Madre di Dio pur essendone creatura (cf Par XXXIII, 1-4).
Se non consideriamo tali titoli solo termini quasi onorifici, ma proviamo a comprenderli nella loro vocazione divina, ci rendiamo conto che anche il “titolo” di Figlio di Dio per ogni credente non è un mero titolo, ma una realtà al modo per cui lo fu ed è per la Madre di Dio, per San Giuseppe, Padre putativo di Gesù e Patriarca della Chiesa, o per Giovanni, il Battezzatore. Il Nome segnò il cammino di ciascuno. In un certo senso, misteriosamente, l’Annunciazione del Dio che si fa uomo, senza cessare di essere Dio, segna l’uomo che viene eletto a Figlio, da creatura che era, infatti, «a quanti l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio» (Gv 1,12).
Nella Sua luce vedremo la luce (Sal 35, 10).
3 Marzo ore 20.45
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