Sacrifici alla Pachamama: feti di lama e bambini di dieci anni

Le PACHAMAME nel Tevere ricordano un fatto storico: nei primi secoli del cristianesimo i pagani preseguitano spesso i cristiani, mandandoli a morire nei circhi, sbranati dalle belve; anche i cristiani, compresi i santi, esprimono il loro credo, distruggendo non le persone ma statuette ed idoli pagani. Li abbattono, li buttano, li sfregiano… Oggi abbiamo una conoscenza molto vaga del paganesimo e dei suoi idoli, e dimentichiamo spesso che tali idoli erano assetati di sangue, animale o umano; che gli uomini, prostrandosi davanti ad essi, vivevano nella superstizione, nella paura, nel terrore.

Il politeismo pagano si è sempre nutrito di magia, astrologia, chiromanzia, cartomanzia, negromanzia, scongiuri, sacrifici rituali, malocchi, fatture, filtri magici… di uomini sacrificati alle dee della fertilità, per renderle compiacenti e generose. Tra gli Aztechi, per esempio, si venerava CHALCHIUHTLICUE, dea delle acque terrestri: il rito in suo onore “si concludeva con una processione di canoe verso un gorgo in mezzo al lago dove si gettavano i cuori dei sacrificati ed altre offerte. In questi rituali venivano uccisi dei prigionieri e dei bambini”, comperati o sottratti ai loro genitori. Così la dea avrebbe dato la pioggia… (Maya e Aztechi, Dizionari delle Civiltà, Electa).

A Roma invece il culto di Cibele prevedeva “l’orgasmo sfrenato: i devoti si esaltavano al fragore di timpani, cembali, flauti, nacchere; il culmine parossistico doveva essere raggiunto nelle grandi solennità di C. e di Attis, connesse con il risorgere della vegetazione: all’esaltazione sonora si aggiungevano le pratiche autolesive (comuni ad altri culti asiatici di grandi divinità femminili: ➔ Bellona; Ma), che giungevano fino all’autoevirazione” (Culto di Cibele, Treccani)…
Non si comprende perchè oggi nella Chiesa qualcuno auspichi il ritorno del paganesimo.

Ps sembra che oggi alla Pacha mama venga offerto un “feto di lama spargendo il suo sangue nel terreno. Altre volte l’offerta alla Pachamama può consistere in alcune foglie di coca” (wikipedia; sta di fatto che spesso accanto agli animali, venivano sacrificati uomini, e nel caso dei culti della fertilità, primizie, tra cui, come ricorda Mircea Eliade nel suo “Religioni”, riferendosi proprio alla pachamama, “bambini di dieci anni scelti per la loro perfezione fisica e morale“; https://giornalismodaltraparte.wordpress.com/…/bolivia-ter…/; https://it.insideover.com/…/bolivia-minatori-sacrificano-la…)

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Autore: Francesco Agnoli

Laureato in Lettere classiche, insegna Filosofia e Storia presso i Licei di Trento, Storia della stampa e dell’editoria alla Trentino Art Academy. Collabora con UPRA, ateneo pontificio romano, sui temi della scienza. Scrive su Avvenire, Il Foglio, La Verità, l’Adige, Il Timone, La Nuova Bussola Quotidiano. Autore di numerosi saggi su storia, scienza e Fede, ha ricevuto nel 2013 il premio Una penna per la vita dalla facoltà di Bioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, in collaborazione tra gli altri con la FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana) e l’Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana). Annovera interviste a scienziati come  Federico Faggin, Enrico Bombieri, Piero Benvenuti. Segnaliamo l’ultima pubblicazione: L’anima c’è e si vede. 18 prove che l’uomo non è solo materia, ED. Il Timone, 2023.

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