Per i colleghi che dovessero incorrere in noie semplicemente per fare il loro dovere ed informare che i rischi del sesso anale sono superiori a quelli connessi al sesso vaginale, e per la popolazione generale che da tali notizie può assumere scelte più informate, intendo inaugurare una serie periodica di post che mostri i dati della letteratura scientifica.
incomincio con questa revisione pubblicata nel 2014 sulla rivista AIDS.
Il rischio di trasmissione dell’HIV per rapporto ricettivo anale è 17 volte maggiore del rischio nel rapporto ricettivo vaginale. Nel rapporto inseritivo anale il rischio è quasi triplo rispetto all’omologo vaginale. Tanto per contestualizzare, il fumo aumenta il rischio di cancro al polmone di circa 7 volte (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6194454/). Non ho mai sentito che un fumatore si sia lamentato perché il proprio medico lo ha informato sui rischi legati al fumo.

Il fatto che la terapia antiretrovirale riduca enormemente il rischio di trasmissione, deve essere letta alla luce del fatto che molte persone per un certo periodo di tempo non sanno di essere sieropositive e dunque non assumono tale terapia pur rimanendo sessualmente attivi. Infine una parola sul condom. Secondo i dati più recenti il suo uso ad ogni rapporto e dall’inizio alla fine del rapporto sessuale, riduce il rischio di trasmissione del 70%, il rischio non risulta dunque azzerato (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26488070).
Qui il link al lavoro originale.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6195215/