La giunta Appendino vieta il bus anti-gender

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di Elena Barlozzari.

Secondo l’assessore grillino l’iniziativa sarebbe in contrasto con una mozione del consiglio comunale. Quella con cui sindaca e giunta si sono impegnate “a non concedere spazi o suolo pubblico a coloro i quali non garantiscono di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, professando e praticando comportamenti fascisti, razzisti, omofobi, transfobici e razzisti”. È bastato evocare lo spauracchio del fascismo ed i suoi corollari per ottenere il ritiro immediato dell’autorizzazione.

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Il “Bus della Libertà” di CitizenGo e Generazione Famiglia è tornato da una manciata di giorni in strada e, anche stavolta, sarà tutta in salita.

È di oggi la notizia della revoca della concessione “di spazi e aree pubbliche” indirizzata ai promotori del tour dal Comune di Torino. Semaforo rosso per il pullman “pro-life” e “anti-gender” che avrebbe dovuto fare tappa, domani, nella città sabauda. Avrebbe, perché a far scattare il divieto di sosta (di appena un’ora e mezzo per distribuire vademecum e volantini) è stato l’assessore alle politiche giovanili Marco Giusta.

Secondo il grillino, infatti, l’iniziativa sarebbe in contrasto con una mozione del consiglio comunale. Quella con cui sindaca e giunta si sono impegnate “a non concedere spazi o suolo pubblico a coloro i quali non garantiscono di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, professando e praticando comportamenti fascisti, razzisti, omofobi, transfobici e razzisti”. È bastato evocare lo spauracchio del fascismo ed i suoi corollari per ottenere il ritiro immediato dell’autorizzazione.

Durissima la replica degli organizzatori. “L’amministrazione di Torino”, per Filippo Savarese, direttore delle campagne di CitizenGo Italia, “si conferma governata dall’ideologia Lgbt nemica del libero pensiero”. E promette “disobbedienza civile” contro questa “scelta liberticida” voluta dall’assessore Giusta, già presidente di Arcigay Torino. Insomma, il Bus della Libertà non intende cambiare programma e, domani, “fermerà alle 11 in Rondò Rivella, come da prima autorizzazione del Comune di Torino”. E in caso di multa? “Sarà il prezzo che i liberi cittadini devono pagare per la libertà di espressione dove comanda il pensiero unico”.

Sfida il bavaglio anche Augusta Montaruli, esponente torinese di Fratelli d’Italia, che parla di “editti orwelliani della giunta Appendino”. Domani, al fianco degli attivisti di CitizenGo, ci sarà anche lei “a condividerne il messaggio di difesa dei bambini e soprattutto ad appoggiare la libertà di manifestarlo”.

Fonte: il Giornale

 

Il COMUNICATO STAMPA di Generazione Famiglia – La Manif Italia:

GENDER / TORINO: ASSESSORE ARCIGAY IMPONE LA REVOCA DELL’AUTORIZZAZIONE ALLA SOSTA DEL BUS DELLA LIBERTÀ GIÀ CONCESSA E PAGATA. I PROMOTORI ANNUNCIANO DISOBBEDIENZA CIVILE E CONFERMANO L’APPUNTAMENTO DOMANI SABATO 24 A RONDÒ RIVELLA ORE 11

“L’Amministrazione di Torino si conferma governata dall’ideologia LGBT nemica del libero pensiero: faremo disobbedienza civile contro questa scelta liberticida sostando ugualmente dove annunciato”.

Giunge solo a poche ore dalla tappa a Torino, prevista domani sabato 24 alle 11 al Rondò Rivella, il provvedimento di revoca della concessione per l’occupazione del suolo pubblico per il Bus della Libertà, voluta dall’Assessore alle Pari Opportunità Marco Alessandro Giusta, già Presidente di Arcigay Torino. Una concessione già data da diverso tempo e regolarmente pagata dalle associazioni promotrici.

Ma il Bus della Libertà, promosso da CitizenGo Italia e da Generazione Famiglia non intende cambiare il proprio programma e sarà quindi comunque domani alle 11 al Rondò Rivella, come da programma.

“Assurde sono le motivazioni che avrebbero portato a tale revoca: si afferma che l’informazione inviata agli uffici comunali avrebbe mascherato lo scopo del Bus con la difesa del sano sviluppo psico-affettivo dei bambini, ma che, invece, la nostra manifestazione avrebbe contenuti fascisti, razzisti, omofobi, transfobici e sessisti – ha dichiarato Filippo Savarese, Direttore delle Campagne di CitizenGO Italia.

Il Bus della Libertà rivendica esattamente lo scopo dichiarato: sensibilizzare i cittadini sui danni che l’ideologia Gender diffusa nelle scuole arreca alla sana crescita dei bambini, rivendicando il diritto dei genitori di educare liberamente i loro figli. Definire “omofobo” il diritto alla priorità educativa della famiglia – sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani – è assurdo e liberticida, e dimostra come, dietro l’apparente impegno contro la discriminazione, si annidi in realtà l’intenzione di ridurre al silenzio le voci dissonanti con quella della Lobby LGBT, di cui si nega l’esistenza ma di cui si prova ogni giorno l’ostilità da parte dei suoi esponenti.”

“Domani il Bus della Libertà fermerà alle 11 in Rondò Rivella, come da prima autorizzazione del Comune di Torino. Non intendiamo cedere nulla difronte alle pretese liberticide dell’Assessore Giusta e della Lobby che rappresenta: se saremo multati, sarà il prezzo che i liberi cittadini devono pagare per la libertà di espressione dove comanda il pensiero unico”.

La sosta del Bus della Libertà a Torino sarà trasmessa in diretta dalla Pagina Facebook di Generazione Famiglia

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