Riflessioni dopo le amministrative di Verona

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Qualche riflessione, all’indomani delle elezioni amministrative 2017, si impone sia per coloro che ne sono stati i protagonisti, ma anche per coloro che, pur al di fuori, hanno sostenuto il centro destra. Noi, del Comitato Difendiamo i Nostri figli di Verona, siamo tra questi ultimi, tra coloro che, dopo una attenta valutazione dei programmi ed una personale conoscenza dei politici candidati, hanno deciso che il centro destra, per come si presentava a Verona, non era il meno peggio, ma la scelta migliore da fare.

I risultati elettorali sono stati soddisfacenti: tre dei candidati sostenuti sono passati in consiglio comunale.

Leonardo Ferrari, giovane ristoratore, entusiasta del suo impegno politico in Fratelli d’Italia, con esperienza in circoscrizione, proviene dal circolo culturale L’officina. Rosario Russo, persona che nella precedente amministrazione ha svolto il compito di delegato alla cultura, seria e competente. Alberto Zelger, ha corso per la Lega Nord, consigliere uscente, è stato il politico che più di tutti ci ha aiutato in questi anni nelle nostre attività culturali, nell’umiltà ma con la sua competenza.

Lo abbiamo sostenuto in tante sue iniziative come quella contro il registro delle coppie di fatto, la moratoria contro l’utero in affitto, la mozione contro l’introduzione dell’ideologia gender a scuola e tanto altro. Altri candidati dei nostri non hanno ricevuto abbastanza voti, pur essendosi impegnati tanto per apportare i nostri temi all’interno dei programmi, come Edoardo Tisato, Regina Nani o Francesco Spiazzi; quest’ultimo nell’amministrative del 1995 si era distinto per aver introdotto la mozione 336 , del 1995 durante la campagna elettorale è stata ancora oggetto di polemica ( il 6 giugno scorso il sindaco uscente ha promesso la modifica della mozione che impegnava l’Amministrazione a non emanare provvedimenti tendenti a parificare la famiglia, società naturale fondata sul matrimonio tra uomo e donna aperta alla vita, ad altre tipologie di unioni).

Federico Sboarina è diventato Sindaco di Verona e il suo primo atto amministrativo è stato quello di autorizzare la veglia di preghiera per Charlie che il Comitato DNF, aderendo alle iniziative che si svolgevano in tutta Italia, ha organizzato il 2 luglio scorso davanti alla Basilica di San Zeno. A proposito del sindaco, abbiamo molto apprezzato, nella delicata fase del ballottaggio, il non aver strumentalizzato la famiglia facendone una banderuola ideologica per captare il voto dei cattolici, perchè la famiglia, definita da Sboarina famiglia naturale, costituita dall’unione di un uomo e di una donna, è alla base di ogni atto amministrativo. Resta, quindi, la certezza che al ballottaggio Sboarina fosse la migliore scelta possibile, non la meno peggio.

 

*Referente per Verona Comitato Difendiamo i Nostri Figli

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