Cosa sono i Convegni Ecclesiali
Il Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze del 2015 è stato, con cadenza decennale, il 5° della Chiesa Italiana.
Dopo Evangelizzazione e promozione umana (Roma 1976), Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini (Loreto 1985) Il Vangelo della carità per una nuova società in Italia (Palermo 1995) e Testimoni di Gesù Risorto speranza del mondo (Verona 2006), titoli dei convegni ecclesiali precedenti, i Vescovi italiani hanno voluto questo nuovo Convegno: In Gesù Cristo il nuovo umanesimo.
Di fatto, nel nostro Paese, i cinquant’anni dal Concilio Vaticano II sono stati ritmati da questi eventi ecclesiali, quasi a rimarcare l’eredità conciliare. In questa luce, il tema di ogni Convegno ha incrociato, di volta in volta, quello degli Orientamenti pastorali del decennio entro cui il Convegno stesso si collocava: Evangelizzazione e sacramenti per il primo decennio (gli anni Settanta), quindi Comunione e comunità (gli anni Ottanta), Evangelizzazione e testimonianza della carità (gli anni Novanta), Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia (2000-2010) ed Educare alla vita buona del Vangelo per il decennio in corso.
In Gesù Cristo il nuovo umanesimo.
Il 5° Convegno, affrontando il trapasso culturale e sociale, che caratterizza il nostro tempo e che incide sempre più nella mentalità e nel costume delle persone, sradicando a volte principi e valori fondamentali per l’esistenza personale, familiare e sociale, ha invitato a leggere i segni dei tempi ed a parlare il linguaggio dell’amore che Gesù ci ha insegnato. Al centro dell’attenzione l’evangelizzazione …
Rinnovamento
Il Vangelo, annunciato dalla Chiesa, illumina il volto dell’uomo e permette di intuire le risposte meno scontate ai suoi interrogativi più profondi (cf. Gaudium et spes 41).
Si può discutere – come del resto s’è fatto – su modalità, contenuti ed esiti di questi Convegni ecclesiali, ma non si può non riconoscere che essi abbiano contribuito a delineare il volto storico delle nostre Chiese … 1
Per opera del Prof. Timothy Verdon, di Mons. Marco Frisina, compositore musicale dell’inno e di suor Anna Maria Galliano, autrice del testo, è stato realizzato, e già da molti visitato, questo magnifico video artistico accompagnato dall’Inno stesso.
Rit.
Cristo, Maestro di umanità,
splendida icona di Dio e dell’uomo,
noi ti acclamiamo, Signore Gesù:
tu sei la grazia e la verità.
1.
Figlio di Dio e Verbo incarnato,
gioie e dolori tu assumi di Adamo,
sveli nel mondo il mistero dell’uomo,
la dignità del suo vero destino.
Noi, pellegrini assetati di senso,
su ogni strada invochiamo il tuo volto,
luce alla nostra identità.
2.
Tu, il Maestro di alta sapienza,
offri ai credenti sublime “visione”,
la trascendenza del vivere umano,
dell’esistenza la polifonia.
Noi, pellegrini con fede, in ricerca,
nel tuo Vangelo scrutiamo la via,
la sinfonia di verità.
3.
Cristo risorto, radiosa speranza,
dalla tua Croce noi siamo salvati;
liberi figli amati dal Padre,
della tua gloria ci hai rivestiti.
Noi, pellegrini d’amore e bellezza,
del tuo mistero accogliamo la grazia
di luminosa umanità.
4.
Sposo amante dell’unica Chiesa,
popolo santo in cammino nel mondo,
Eucaristia e viva Parola,
sei comunione, sorgente di vita.
Noi, pellegrini, attingiamo all’incontro
fede raggiante che annuncia
il tuo avvento, fonte di gioia e fraternità.
5.
Cristo, Signore del cosmo e del tempo,
tu, Primogenito d’ogni creatura,
soffi sul mondo il tuo Spirito Santo
che l’universo in te trasfigura.
Noi, pellegrini di cieli infiniti,
verso il Padre con te camminiamo:
nel suo regno è l’eternità.
« … La musica fa cantare il cuore e la mente e ci fa sperimentare la bellezza sia nella preghiera liturgica che nei momenti di incontro e di riflessione. Dio ce l’ha donata perché fosse il mezzo per dire ciò che le sole parole non possono esprimere, per dare spazio alla gioia o al dolore, all’entusiasmo e all’emozione e farci sentire tutti partecipi di un’unica esperienza spirituale ed umana. In queste occasioni l’inno può ricoprire un ruolo significativo, la musica è, infatti, capace di far ricordare i momenti vissuti e un canto … può … entrare nel repertorio liturgico della comunità …
Ho scritto la musica di quest’inno cercando di rispettare la struttura e le sottolineature contenute nel ricco testo di suor Anna Maria Galliano. Ho cercato di comporre per il ritornello una melodia semplice, ma solenne, che ha nell’acclamazione “Signore Gesù” il suo punto culminante. Le strofe hanno un testo più complesso in cui tornano alcuni elementi strutturali che ho cercato di rispettare. Dopo una prima parte che si rivolge a Cristo, invocato nei suoi appellativi più significativi, c’è sempre l’espressione: “Noi pellegrini” che ho voluto evidenziare; siamo proprio noi, figli del nostro tempo, in cammino nella storia, che siamo chiamati a portare il vangelo per le strade del mondo: ci rivolgiamo al Signore perché siamo pronti a condividere con lui questa meravigliosa avventura di testimonianza e annuncio. Questa nuova sezione della strofa culmina musicalmente nella frase finale, anch’essa sottolineata con un’acclamazione piena di entusiasmo che apre alla ripresa del ritornello …».
Mons. Marco Frisina
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- Cf Invito di Mons. Cesare Nosiglia, Presidente del Comitato preparatorio del 5° Convegno Ecclesiale Nazionale.
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