Arriva la guida del Vaticano per motivare preti e suore: bando ai nostalgici e fantasia al potere

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Non si è mai parlato di Chiesa cattolica nei media come in questi tempi. Talmente tanto che si fa fatica a stare dietro a tutte le “novità” pastorali ed ecumeniche promosse dalla Santa Sede. È passato, difatti, in sordina la pubblicazione di una guida per motivare preti e suore del terzo millennio a svolgere con più solerzia e vigore il loro ministero: “Quaderni di Vita Consacrata. Laboratorio di governo” (editi dalla Libreria Editrice Vaticana). La guida, curata dal sottosegretario della Congregazione per la Vita Consacrata suor Nicla Spezzati, vuole ridare nuovo slancio pastorale proprio all’interno di quelle scuole di spiritualità ree di promuovere uno stile conservatore e chiuso, “ossessionato più dalla propria coerenza che dal riconoscere la sorprendente grazia di Dio” e dalla fantasia dello Spirito Santo. Lo stile da seguire, dunque, dovrebbe essere caratterizzato da libertà e schiettezza, di cui le parole chiave sono: “Bando ad atteggiamenti nostalgici”, “Attenzione alle facili promesse”, “Saper rischiare ed essere creativi”, “Mai fossilizzarsi”. Per la nuova guida ad aver svuotato seminari e case di spiritualità, quindi, pare sia stato lo stile troppo rigido e conservatore “che ingenera indifferenza verso qualsiasi cambiamento”. Bando agli atteggiamenti nostalgici e apertura fantasiosa al nuovo, dunque, con quella voglia di azzardo che, sempre secondo la guida, caratterizza positivamente oggi gli ordini religiosi femminili, capaci di “prove più convincenti, e i progressi più arditi”. E pensare che per anni si era data la colpa del calo vertiginoso delle vocazioni proprio a quel post-Concilio che aveva dato il via alla creatività sia in ambito pastorale che liturgico, da cui era nato un Cattolicesimo annacquato incapace più di attrarre come vera sfida della propria vita. Decine e decine di studi hanno dimostrato come negli ultimi cinquant’anni solo gli ordini così detti “tradizionalisti” hanno visto crescere in maniera esponenziale nel mondo il loro numero, mentre i seminari “modernisti” perdevano giorno dopo giorno sempre più vocazioni. Arriva, invece, oggi il contrordine: la colpa è della troppa rigidità, della chiusura ai cambiamenti e dell’ossessione alla coerenza. Sarà per questo motivo che, in tempi di fantasia dello Spirito, fiorenti ordini religiosi come quello dei Frati Francescani dell’Immacolata hanno subito un commissariamento che definire “anomalo” è poco. Evidentemente i Frati Francescani dell’Immacolata sono incappati nell’imperdonabile errore di tentare di attrarre nuove vocazioni facendo leva sulla Tradizione senza aprirsi con fantasia e azzardo al mondo che cambia. Quindi tranquilli, con le “nuove”, “nuovissime”, indicazioni per preti e suore nel terzo millennio i seminari torneranno a crescere.

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