La liberazione sessuale: fu vera liberazione delle donne?

Rivoluzione-sessuale

da: http://www.storiaechiesa.it/

Nonostante sia abbastanza diffusa l’idea che la rivoluzione dei costumi del 1968 abbia “liberato” la donna, attraverso l’aborto, il divorzio… non tutti la pensano allo stesso modo. La femminista radicale Catherine MacKinnon nel 1987 ha scritto: “la liberazione sessuale … non libera la donna; libera l’aggressione maschile. La disponibilità dell’aborto rimuove l’unica ragione rimanente e legittima che le donne avevano per rifiutare il sesso oltre al male di testa…”.

Analogamente Erika Bachiochi, esponente del femminismo radicale e fieramente avversa alle posizioni della Chiesa, dopo profonde riflessioni che la hanno portata a ribaltare le sue posizioni, scrive: “Riducendo la minaccia di gravidanza per le donne, l’aborto (e la contraccezione) hanno dato agli uomini il potere di avere rapporti sessuali ancora più prontamente con le donne al di fuori del matrimonio. A loro volta, le donne hanno perso molto della giustificazione di attendere fino al matrimonio, o almeno di ritardare il sesso fino a quando gli uomini fossero divenuti abbastanza maturi per sposarsi. Gli uomini potevano concedersi il lusso del sesso senza dare alle donne il legame o la sicurezza che queste ultime volevano, e senza diventare gli uomini responsabili che l’eventuale paternità richiedeva…”1.

In questa condizione, dopo 40 anni di femminismo e di lotta tra i sessi, altre donne, come la scrittrice cattolica Costanza Miriano – autrice di libri contro corrente di grande successo-, tornano a proporre una idea di femminilità diversa, che sia aperta al rapporto fecondo con l’uomo e con la vita, nella dimensione dell’amore reponsabile: “La donna è fatta per questo, il suo genio è nella relazione, nell’avvicinare le persone e nel metterle a proprio agio, nel valorizzare i talenti e nell’essere caritatevole con le debolezze. Lo dice anche la nostra conformazione fisica, il fatto che accogliamo i bambini nella pancia e anche nella nostra mente. L’uomo, invece, ha la capacità di guidare, di guardare dritto avanti a sé, di portare la famiglia in luoghi sicuri, di provvedervi, di risolvere problemi. Sono due talenti complementari ed entrambi ricchissimi. Quando l’uomo e la donna lavorano mettendo davvero insieme tutto sono immagine della Trinità divina, tre persone in una sola2.

1 Erika Bachiochi, Donne, sesso e Chiesa, San Paolo, Milano, 2011, p.81.

2 Si veda Costanza Miriano, Sposala e muori per lei, Sonzogno, 2013.

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Di seguito alcune pagine da Donne, sesso e Chiesa:

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Autore: Libertà e Persona

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