I media progressisti vogliono condizionare il Conclave

Sarebbe l’Arcivescovo di Sao Paulo, il Card. Odilo Pedro Scherer, di 63 anni, il “candidato” al Soglio Pontificio caldeggiato dalla CNBB, la Conferenza Episcopale brasiliana, la più vasta al mondo. A scriverlo, è stato il maggiore quotidiano del Paese, il “Folha de Sao Paulo”, nell’edizione dello scorso 5 marzo: secondo il giornale, per orientare i Cardinali suoi connazionali riuniti in Conclave, sarebbe stato espressamente richiesto l’intervento dei mass-media progressisti con articoli di chiaro sostegno, che paventino anche crescenti consensi attorno al suo nome sia presso le alte sfere ecclesiastiche, sia presso la stampa estera.

Notizia, questa, confermata anche dal blog “Messainlatino”, che individuerebbe nel Cardinale Decano Sodano e nel Card. Re altri due entusiasti promotori del Card. Scherer, già docente in diverse università e considerato uomo “di apparato” con un’innata capacità nel gestire i meccanismi delle Congregazioni vaticane, ma soprattutto a lungo segretario della CNBB, una Conferenza Episcopale in cui pare che l’unica variante sia tra chi è molto e chi è alquanto favorevole alla teologia della liberazione –da nessuno messa in discussione-, sia pure “ripulita” dai suoi aspetti più estremi e problematici, ma pur sempre identica negli errori di sostanza.

Con questa manovra, definita non a caso “treppiede”, sarebbe d’accordo anche il Segretario di Stato, Cardinale Camerlengo Tarcisio Bertone, in un primo tempo avverso, poi convinto -scrive “Messainlatino”– in vista del mantenimento degli attuali privilegi.

Il Card. Scherer, considerato un “centrista” vicino a posizioni liberiste, nel caso divenisse Papa sarebbe pronto a “smussare” gli angoli più “spigolosi” del Pontificato di Benedetto XVI ovvero quelli in odore di eccessiva “restaurazione”, in particolare il Motu Proprio “Summorum Pontificum”, da lui particolarmente osteggiato. Una linea inadeguata non solo per risolvere i gravi problemi, da cui le Diocesi brasiliane sono segnate, sette comprese, bensì anche per “risanare” la Chiesa universale dalle profonde e dolorose ferite, che ancora la affliggono. (M.F.)

Fonte: www.corrispondenzaromana.it

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