Mons. Negri: non schierate il papa!

Salvatore Izzo

(AGI) – CdV, 29 dic.

“Non credo che il Papa si voglia esprimere nel senso di appoggiare un determinato partito o candidato. Quelli che sono a mediare tra lui e il resto della Chiesa e della societa’ dovrebbero vivere con molta piu’ prudenza questa responsabilita’”.
Lo afferma monsignor Luigi Negri, neo arcivescovo di Ferrara (ed ex collaboratore di don Giussani, il fondatore di CL) che in un’intervista al sito “papalepaple.it” sembra non condividere l’appoggio espresso dall’Osservatore Romano e dal presidente della Cei all’iniziativa del premier Mario Monti.
Secondo monsignor Negri, per la Chiesa non c’e’ “meramente un problema di persone o di analisi strettamente politiche, ma di chiarezza su alcuni criteri per giudicare correnti, posizioni, programmi. Questi sono i valori non negoziabili”. Dunque “un uomo politico puo’ ricevere un appoggio significativo soltanto nel momento in cui si impegna a fare di essi il punto di vista di tutta la sua azione di governo”.
Quanto alle parole del quotidiano vaticano e del cardinale Bagnasco su Monti, che invece non ha inserito i temi etici nella sua “Agenda”, il vescovo ciellino ritiene che “ci sarebbe voluta piu’ discrezione da parte delle autorita’ ecclesiastiche, vaticane e non, nel fare interventi che possono essere letti come sostegno aperto per qualcuno”.

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Autore: Libertà e Persona

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11 pensieri riguardo “Mons. Negri: non schierate il papa!”

  1. Il papa appoggia solo l’Essere supremo che ha creato il mondo: Gesù Cristo. Tutto il resto è fuffa. Ha fatto malissimo Bagnasco e i giornali (in teoria) vicino alla Chiesa a fare questo endorsement per Monti. Certi prelati si sono troppo impregnati di mondanità e si sono scordati qual’è l’obbiettivo di un pastore: portare alla salvezza le anime dalla dannazione eterna. Anziché avere questa ambizione altissima, si sono messi a parteggiare per uno che di cristiano (men che meno di cattolico) ha ZERO.

  2. comincio a fare sempre piu spesso il distinguo tra Chiesa cattolica e stato citta vaticano….la Chiesa e’ una monarchia, l’altro e’ piu la repubblica democratica dei preti progressisti….

  3. “(…)
    105. E in primo luogo ciò che ferisce gli occhi è che ai nostri tempi non vi è solo concentrazione della ricchezza, ma l’accumularsi altresì di una potenza enorme, di una dispotica padronanza dell’economia in mano di pochi, e questi sovente neppure proprietari, ma solo depositari e amministratori del capitale, di cui essi però dispongono a loro grado e piacimento.

    106. Questo potere diviene più che mai dispotico in quelli che, tenendo in pugno il danaro, la fanno da padroni; onde sono in qualche modo i distributori del sangue stesso, di cui vive l’organismo economico, e hanno in mano, per così dire, l’anima dell’economia, sicché nessuno, contro la loro volontà, potrebbe nemmeno respirare.

    107. Una tale concentrazione di forze e di potere, che è quasi la nota specifica della economia contemporanea, è il frutto naturale di quella sfrenata libertà di concorrenza che lascia sopravvivere solo i più forti, cioè, spesso i più violenti nella lotta e i meno curanti della coscienza.

    108. A sua volta poi la concentrazione stessa di ricchezze e di potenza genera tre specie di lotta per il predominio: dapprima si combatte per la prevalenza economica; di poi si contrasta accanitamente per il predominio sul potere politico, per valersi delle sue forze e della sua influenza nelle competizioni economiche; infine si lotta tra gli stessi Stati, o perché le nazioni adoperano le loro forze e la potenza politica a promuovere i vantaggi economici dei propri cittadini, o perché applicano il potere e le forze economiche a troncare le questioni politiche sorte fra le nazioni.

    d) funeste conseguenze

    109. Ultime conseguenze dello spirito individualistico nella vita economica sono poi quelle che voi stessi, venerabili Fratelli e diletti Figli, vedete e deplorate; la libera concorrenza cioè si è da se stessa distrutta; alla libertà del mercato è sottentrata la egemonia economica; alla bramosia del lucro è seguita la sfrenata cupidigia del predominio; e tutta l’economia è così divenuta orribilmente dura, inesorabile, crudele. A ciò si aggiungono i danni gravissimi che sgorgano dalla deplorevole confusione delle ingerenze e servizi propri dell’autorità pubblica con quelli della economia stessa: quale, per citarne uno solo tra i più importanti, l’abbassarsi della dignità dello Stato, che si fa servo e docile strumento delle passioni e ambizione umane, mentre dovrebbe assidersi quale sovrano e arbitro delle cose, libero da ogni passione di partito e intento al solo bene comune e alla giustizia. Nell’ordine poi delle relazioni internazionali, da una stessa fonte sgorgò una doppia corrente: da una parte, il nazionalismo o anche l’imperialismo economico; dall’altra non meno funesto ed esecrabile, l’internazionalismo bancario o imperialismo internazionale del denaro, per cui la patria è dove si sta bene.
    (…)”

    http://www.vatican.va/holy_father/pius_xi/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_19310515_quadragesimo-anno_it.html

  4. Caro Danilo,
    concordo con te. Il danno che stanno compiendo CEI, Avvenire e L’Osservatore Romano a proposito di quanto sopra è incommensurabile.
    Se quest’ignobile schiavitù finanziaria è dolorosa, è ben più grave che tanti “buoni cristiani” si dichiarino contenti di subirla, grazie all’indebita manipolazione di coscienze da parte di coloro che invece dovrebbero gridare allo scandalo.

  5. Grazie a Dio ci sono ancora testimoni della statura di S.E. Negri. Il sostegno scandaloso della Cei, dell’Osservatore romano e di Avvenire alla politica del bancofilo Mario Monti è ridotto a opinione di persone superficiali, timide e disattente. Dispiace che il card. Bagnasco si sia impegnato a sostegno di una politica che capovolge l’insegnamento della Chiesa in materia di economia.

  6. Ottimo monsignor Negri, come sempre d’altra parte. Come disse una volta saggiamente qualcuno (mi pare Ferrara): Negri è uno dei 5 vescovi italiani veramente cattolici :-)
    Non c’è scritto sul Catechismo di votare Monti per cui io mi sento in pieno diritto di dissentire dalla maggioranza della Cei e dal suo presidente, con tutto il rispetto ovviamente per l’abito che indossano e per il loro ruolo. Vorrei però, lo dico rispettosamente, vedere i vescovi sbilanciarsi quando sono in gioco i valori cristiani non negoziabili, non in altre circostanze.

  7. Anonimo, concordo in parte con quello che dice ma vede, è questione di priorità. Berlusconi è un pessimo politico e personalmente immorale ma è evidente che per un cattolico è preferibile (non auspicabile, preferibile, meno pericoloso) un pessimo cattolico che non fa leggi anticristiane piuttosto che un uomo integerrimo moralmente che fa leggi contro la vita e la famiglia. Le faccio un esempio: Zapatero sta da anni con la stessa donna, idem Tony Blair e David Cameron, dal punto di vista personale sono sicuramente più morali di Berlusconi: eppure hanno fatto delle leggi così terribili su vita, famiglia per cui tra un Cameron sposato da sempre e un Berlusconi, cattolicamente parlando, preferisco (ripeto preferisco, ritengo meno dannoso, non auspico) quest’ultimo. Questo è sempre stato il pensiero di Negri che poi non ha lesinato critiche nemmeno al centro-destra, giustamente.
    Certo auspichiamo uomini di chiesa e politici coerenti con i valori che professano ma stiamo attenti a non finire nel calvinismo dando il primato della morale personale rispetto alla Verità pubblica. A tal proposito consiglio di dare una sbirciata all’Anticristo di Solovev: l’anticristo sarà, un uomo dai costumi apparentemente integerrimi, esperto di Sacre Scritture (che le sa interpretare come piace allo spirito del tempo), ecologista, filantropo ecc..
    Sui preti non ineccebili rispetto agli stili di vita: sarebbe meglio che non ci fossero ma qualcuno più grande di noi ha detto “fate quello che vi dicono, non quello che fanno”, nel tempi passati gli esempi di preti incoerenti erano maggiori rispetto a quelli attuali, eppure la società era ben più cristiana di adesso perché almeno si evitava di peccare contro lo Spirito chiamando il Bene Male e il Male Bene, coma hanno fatto gli apparentemente integerrimi Blair, Cameron, Zapatero…

  8. In attesa che diventi realtà il più che condivisibile auspicio finale di Anonimo ( cosa di cui però dubito, perchè il legame tra potere e clero è una costante nel corso dei secoli ) ritengo che le favorevoli prese di posizione nei confronti di Monti siano il tentativo di coprire e sviare il colpevole silenzio durato quasi 20 anni sul degrado morale, etico,civile subito dalla società italiana senza che praticamente nessuno, di qua e di la dal Tevere, abbia mai osato condannare o almeno contrastare. Certo Monti come persona è molto più “spendibile”: seria, pacata, colta, educata,
    esattamente il contrario di chi l’ha preceduto. E’ un piccolo passo avanti, ma di ben altri passi ci sarebbe bisogno. Limitarsi a dichiarare “valori non negoziabili” solo aborto e divorzio automaticamente si derubrica tutto il resto a mancanza lieve su cui si può anche chiudere un occhio. Se non ricordo male i Comandamenti sono ancora 10, ma 8 evidentemente sono negoziabili a seconda delle convenienze. Mah….

  9. La presunta amoralità di Berlusconi non dovrebbe interessare l’opinione del cattolico, ma solamente l’opinione del suo confessore (di Berlusconi intendo). Non giudicare se non vuoi essere giudicato, dice il Maestro. Berlusconi è un ottimo politico (e lo dice uno che berlusconiano proprio non è) semplicemente perché è sulla cresta dell’onda politica da vent’anni.
    Avete sentito come la pensa Silvio sullo spread? Concordo dalla prima all’ultima parola, il problema è che egli stesso ha perso la sua credibilità politica un anno fa, quando diede la fiducia proprio a Monti. L’ho detto più volte in questo sito, l’unico che rappresenta per davvero i valori cattolici e che li porta avanti con fermezza si chiama Magdi Allam, ma purtroppo la CEI si è spesa per un massone che ha come obbiettivo la distruzione degli stati nazionali. Un’adesione senza dubbio scandalosa, molto più scandalosa dei comportamenti privati di Berlusconi, dei quali sinceramente non me ne può fregare nulla, perché non lo giudico come uomo, semmai come uomo politico e come tale in quest’ultimo anno ha perso tutta la sua credibilità

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