Don Gallo cantando mostra la sua natura

Oggigiorno si sa: posto che vai, Santa Messa che trovi.

Dalla pretesa di essere compresi universalmente da tutti, e quindi apparentemente cattolici tout-court, si è arrivati al paradosso che ogni sacerdote ha oggi licenza di celebrare la “sua” messa come meglio crede.

Lo stesso discorso vale per i cori di accompagnamento liturgico: non solo l’organo è stato spesso dimenticato in favore della chitarra, ma sempre più spesso ad essa vengono affiancati anche la pianola, il tamburo, il cembalo…

Don Gallo, è noto, tra i “cattolici adulti” riveste un ruolo di primo piano. Per questo sorprende fino ad un certo punto il fatto che lo scorso 8 dicembre abbia concluso la Santa Messa intonando “Bella ciao”, un canto notoriamente religioso (sig!).

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6 pensieri riguardo “Don Gallo cantando mostra la sua natura”

  1. Mica solo lui: quelli che lo accompagnavano e battevano le mani!!!
    Ed uno che salutava con il pugno chiuso.
    L’8 dicembre: l’Immacolata Concezione…..
    Si commenta da sola.

  2. “Sono come ciechi che guidano altri ciechi”

    Dove non potè l’ideologia, potè l’ignoranza.
    e dove non potè l’ignoranza, potè la demenza senile.

    E’ evidente che questo povero prete è completamente alla deriva.
    La demenza senile è una patologia molto triste.

    Meglio stendere un velo pietoso su simili pagliacciate e pregare per la sua anima.

  3. Inutile piangere sulle conseguenze ultime, per quanto disgustose esse siano.
    Una volta allevata, la bestia del modernismo e del relativismo non fa prigionieri ma solo vittime.

  4. Redazione di Libertà e Persona: c’era bisogno di dare ulteriore spazio a questo “soggetto”?
    Di questi qui non bisogna nemmeno parlarne…gli si tributa soltanto ulteriore notorietà.

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