Veganismo: falsità e ipocrisie e New Age

Il 1° novembre dopo la notte di Samhain-Halloween, il giorno di Ognissanti sarà in condominio con la Giornata Mondiale Vegan.

Ma dietro a questo vegetarianismo estremo ci sono falsità e ipocrisie che ne tradiscono la natura New Age.

 Che il 1° novembre sarà la Giornata Mondiale Vegan ce lo ricorda un articolo apparso su La Stampa il 26 ottobre scorso “1 novembre, Giornata Mondiale Vegan“, ma ancora più importante è il sottotitolo: una giornata per capire. Perfettamente d’accordo  allora cerchiamo di capire.

Intanto cominciamo col definire cosa è il veganismo ricorrendo a Wikipedia:

 Il termine veganismo (più raramente detto vegetalianismo) indica una dieta e uno stile di vita che esclude l’uso di prodotti di origine animale come cibo e per qualsiasi altro scopo.

Come vediamo si tratta di una forma estrema di alimentazione vegetariana che non solo rifiuta l’alimentazione con le carni, ma anche con i derivati animali come il latte o le uova.

Il percorso per giungere al veganesimo è pubblicizzato su un sito dedicato, e guardandolo scopriamo che si tratta di una specie di gioco dell’oca:

 

Le caselle del gioco corrispondono ad altrettanti passi da compiere per giungere al traguardo del veganesimo, tra queste è di particolare interesse la n° 1: non mangiamo animali. Per quali motivi? Il più importante motivo è il seguente:

 …il piu’ importante, quello che, di solito, fa scattare la decisione, e’ la volonta’ di non uccidere, non far soffrire, gli animali, esseri sensibili, che come noi possono provare sentimenti, sensazioni, emozioni, positive e negative

 Insomma, gli animali sono come noi, quindi non è giusto utilizzarli per alimentarci di loro.

Interessante notare come uno degli esempi di questa crudeltà sia l’agnello pasquale:

Per capire facciamo allora finta di accettare questa uguaglianza. Bene, la logica vuole che per un principio di giustizia per noi e per gli animali valgano le stesse regole:

quindi per seguire coerentemente l’ideologia vegana, dovremo convincere tutti gli animali carnivori a rinunciare a questa loro brutta abitudine che fa soffrire tanti altri animali! 

Può sembrare una battuta ma non lo è. 

Se infatti il problema è la sofferenza degli animali usati per l’alimentazione, perché allora consentire la barbarie dell’alimentazione dei carnivori? Non soffrono anche gli animali uccisi da loro? Sarebbe dunque giusto che tutti fossimo tenuti a rispettare le stesse regole: o tutti vegani, quindi anche leoni, lupi, squali, foche, ecc… o anche noi abbiamo il diritto di comportarci come lupi e leoni, squali e foche, senza rinunciare alla nostra vocazione carnivora (testimoniata dalla presenza dei canini nella dentatura).

La motivazione della sofferenza degli animali sembra dunque un po’ debole, se non proprio illogica o peggio, ipocrita. Ma come è facilmente appurabile, secondo i vegani non si tratta di evitare solo l’alimentazione con la carne, ma proprio tutto ciò che deriva dagli animali, come indicato subito al passo n° 2: E il latte e le uova?

 Leggiamo infatti:

Latte e uova (e anche miele) non si possono materialmente ottenere senza uccidere animali. E’ per questo che chi decide di fare la scelta vegetariana per salvare gli animali, una volta informatosi meglio, si rende conto che deve fare la scelta vegan, ciascuno coi suoi tempi e modi, ma la conclusione rimane quella.

Facciamo così la scoperta che non si possono ottenere latte, uova o miele senza uccidere gli animali.

La spiegazione è che per fare latte e uova i maschi non servono e vengono soppressi. Danni collaterali li chiamerebbe la NATO… Resta senza risposta la questine del miele, forse anche in questo caso il problema è che i maschi delle api vengono uccisi perché non fanno il miele. Solo che questo avviene in natura, non sono gli allevatori a farlo: ecco di nuovo una discriminazione, se ad uccidere sono le altre api va bene, se siamo noi allora no, è crudele.

Per ultimo ecco l’immancabile collegamento: la CO2!

Vediamolo giungere nell’articolo della Stampa dopo n riassunto di quanto detto sinora:

I rappresentanti delle varie organizzazione vegan in Italia ricordano che la scelta vegan andrebbe fatta per diversi motivi: etici, ecologici e di salute.
Etici perché in questo modo si rispettano gli altri essere senzienti; capaci di provare emozioni, dolore, come gli animali.
Ecologici perché il consumo di prodotti di origine animale contribuisce all’inquinamento del pianeta, già così provato nell’equilibrio. La scelta vegan, secondo le organizzazioni, invece fa sì che si possa evitare la deforestazione, diminuire l’effetto serra e ridurre le emissioni.

 Ecco quindi anche il solito argomento delle emissioni di CO2: mangiare vegetali per ridurre l’effetto serra. Il Global warming antropico è veramente uno strumento versatile, ci si può fare di tutto.

Se poi ci aggiungiamo anche il nobile intento di sfamare i bambini del Terzo Mondo anziché il bestiame il quadro è completo:

Ovviamente non si fa nessun riferimento alla speculazione sui generi alimentari che fa schizzare in alto il costo del grano, risorsa disponibile in abbondanza, o all’utilizzo di immense quantità di mais per farne biocarburanti, o al fenomeno del “Land grabbing” che espropria la terra ai contadini per venderla alle Corporations. Niente di tutto questo: per i vegani la colpa della fame nel mondo è degli allevamenti.

 

A conti fatti sembra proprio che le motivazioni fondamentali della ideologia vegana siano frutto di false idee se non proprio di ipocrisie. 

Resta in piedi una possibilità, quella che l’unico vero motivo per intraprendere la strada del veganesimo possa essere il collegamento con una visione New Age legata a pratiche di tipo pseudo religioso. Il riferimento è a quella che viene denominata “alimentazione pranica”, una tecnica induista basata sulle seguenti tappe:

Ecco allora che anche la data scelta del 1° novembre sembra adatta, se le motivazioni del veganesimo sono New Age, allora la collocazione dopo la notte della celtica  Samhain-Halloween, appare perfetta. 

E ancor più perfetta è la competizione con la festa di Ognissanti.

 

 www.enzopennetta.it

 

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2 pensieri riguardo “Veganismo: falsità e ipocrisie e New Age”

  1. Ah beh… se lo dice Wikipedia allora… le consiglio questo articolo: http://www.climatemonitor.it/?p=12283
    Anche fosse vero (di tutta questa produzione di anidride carbonica) mi si deve dimostrare che la CO2 sia veramente dannosa per il pianeta… non crediamo alle fesserie dell’AGW

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