RDS, il Corriere e la morale: le nostre nonne erano pazze?

Ogni tanto, quando faccio brevi spostamenti in macchina, mi capita di sintonizzarmi sulla stazione radio RDS – 100% grandi successi. È vero, la musica trasmessa è solo ed esclusivamente di carattere commerciale – e, spesso, di infimo livello –, ma come sottofondo in mezzo al traffico qualsiasi cosa va bene.
Quello che dovrebbe destare maggior preoccupazione, invece, sono le idee che i conduttori propinano agli ascoltatori tra un brano musicale e l’altro. L’argomento più gettonato? Ovviamente il sesso: vietato smentirsi!

L’altra mattina, per esempio, mi sono sintonizzata mentre andava in onda il programma “Tutti pazzi per RDS”, a cura della ballerina Rossella Brescia e di Max Pagani.
I due stavano commentando un articolo pubblicato sul Corriere della Sera dal titolo: “Volete una relazione felice e duratura? «Non fate sesso al primo incontro» – Una precoce soddisfazione sessuale può andare a incidere su altri fattori come impegno, cura e valori condivisi”. L’articolo in questione iniziava così: “Forse avevano ragione le nostre nonne e le bisnonne che raramente si concedevano ai piaceri della carne prima di un lungo fidanzamento e, possibilmente, di un fastoso matrimonio”.
Al Corriere hanno scoperto l’acqua calda, penserà qualcuno: se non ci si impegna a conoscere il proprio partner durante il periodo di fidanzamento, quando lo si dovrebbe fare? Durante la convivenza o magari dopo il matrimonio? Tuttavia, che la consapevolezza dell’importanza del fidanzamento non sia una cognizione diffusa ce lo testimonia il continuo aumento delle separazioni e dei divorzi. Troppo spesso, infatti, le coppie arrivano a pronunciare il fatidico “Sì” senza conoscersi nel profondo (ma magari, paradossalmente, conoscendosi perfettamente da un punto di vista carnale: fattore che, ipso facto, influenza enormemente l’idea che si ha dell’altro).

Ebbene, i due conduttori di RDS, dopo un breve scambio di battute falsamente morali, si sono messi a ridere e Rossella Brescia ha chiosato dicendo che il concetto espresso dall’articolo del Corriere è una grande e sonora baggianata e che, fino a quando si può, è cosa doverosa e giusta ‘divertirsi’ con la prima persona che capita…

Questo che ho narrato è solo un piccolo episodio, ma la linea su cui si muove RDS – e, inutile negarlo, anche moltissime altre emittenti radiofoniche – è questa: libertà, sesso facile, annullamento di ogni vincolo morale e sociale, edonismo ed egoismo innalzati a modus vivendi… La domanda che sorge spontanea è: “Che mondo stiamo costruendo?”. E, di conseguenza: “Con quali valori stiamo crescendo le giovani generazioni?”.

“Io sono la Via, la Verità e la Vita” (Gv 14,6), disse Gesù ai suoi discepoli. Ma la nostra società pare essersene dimenticata…

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8 pensieri riguardo “RDS, il Corriere e la morale: le nostre nonne erano pazze?”

  1. ….radio capital, radio105 (spesso blasfema), radio deejay, dimensione suono…vado avanti? io ascolto, quando mi muovo in auto, due emittenti private genovesi che trasmettono musiche che vanno dagli anni 50 agli anni 90, poca pubblicità, nessun opinionista radical chic, una delle due, Radio Nostalgia, la domenica trasmette in diretta le partite del Genoa ed è impegnata nel volontariato.
    saluti
    Piero e famiglia

  2. Fai ciò che vuoi, sei Dio a te stesso: massima massone/satanista diffusa col ’68. L’Anticristo è già nato, ha detto qualcuno..

  3. Cara Rossella,
    volutamente nell’articolo non ho messo le virgolette perché non ricordavo nel dettaglio le parole da te pronunciate; tuttavia, mi pare che non ci sia molta differenza di concetto tra “fate come vi pare” e “divertitevi”. Sbaglio?

  4. salve
    cara Rossella, se continuate così a credere che tutto sia da abbruttire e distruggere, siete senza speranza. Libertà non significa “faccio quello che voglio”, libertà significa rispettare tutti a cominciare da noi stessi e non a “predicare” qualsiasi schifezza…droga, sesso in qualsiasi modo, atteggiamenti volgari come fossero conquiste sociali..
    saluti e buone cose
    Piero e famiglia.

  5. “Fa’ quale che vuoi” = “Do it” = “Non serviam”; insieme al “simbolo dell’otarda”, portato con disinvoltura (magari come tatuaggio) da tanti utili idioti che non sanno quel che fanno, è il motto dei sessantottini, di Crowley e sconcia adunata di satanisti al seguito.

  6. salve reginaldo,

    cos’e’ il simbolo dell’otarda?

    e’ la prima volta che lo sento nominare.

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