Gli insetti e la speranza

L’Unione Europea spende oltre tre milioni di euro in messaggi pubblicitari per convincerci a nutrirci di insetti. Quei tre milioni sono minuscola parte dell’enorme prelievo fiscale di cui usufruiscono tutti coloro che a qualsiasi titolo lavorano al servizio dell’Unione Europea, i cui dirigenti nessun europeo ha mai votato e in buona parte nessun europeo nemmeno conosce: sono quindi soldi nostri.

Sono una parte di quel più del 50% dei nostri introiti che ci vengono tolti tramite le tasse.
Di questo immenso prelievo continentale, in un momento di crisi spietata come l’attuale, di cui l’Italia è vittima sacrificale d’onore, fra un numero in costante aumento di persone disperate che si suicidano perché non reggono la pressione fiscale, con la disoccupazione giovanile arrivata al 30%, veniamo a sapere che 3 milioni di euro vengono spesi in questo modo.
Eppure, la notizia potrebbe avere un lato positivo. Quale? Evidentemente non quello nutrizionistico: chi ha commentato in un sito tale notizia, si è messo a disquisire se sia vero che gli insetti possano produrre vantaggi in tale campo: come se i fautori di questa immonda follia possano essere mai presi seriamente in considerazione nelle loro spiegazioni “scientifico-nutrizioniste”. Come se fossero “compagni che sbagliano”… Come se avessero delle buone intenzioni ma che producono risultati confusi, e quindi andassero corretti nei loro errori.
Fino a quando dovremo far finta di essere tutti imbecilli?
No, non si tratta di errore: essi non sbagliano affatto, e sanno perfettamente di non sbagliare, nel senso che essi vogliono, rincorrono, agiscono per ottenere, un mondo infernale. Questo è l’obiettivo: tutte le chiacchiere nutrizionistiche che si inventano servono solo allo scopo: quando le dicono o le scrivono, immagino le loro risate, dirette soprattutto verso quelle anime candide, meglio se cattolici, che si mettono pure a rispondergli “nutrizionisticamente”.
Lo scopo è la distruzione della civiltà, non solo cristiana ed europea, ma ormai anche della civiltà in sé. Lo scopo è farci tornare tutti selvaggi, macchine manovrabili senza più né coscienza individuale né dignità, per creare un “mondo diverso”, la “nuova era”, nelle intenzioni secolare e vecchia come il cucco, ma pur sempre meta suprema di tutti i rivoluzionari di tutti i tempi e luoghi.
Il movente di costoro non è l’amore per il bene o per il prossimo. È l’odio per la civiltà e per l’ordine e la bellezza del creato. È l’odio per l’uomo. E per il suo Creatore.
Dove potrebbe stare allora il vantaggio? Beh, voglio essere ottimista e pensare che forse, dinanzi a questa ripugnantissima e vomitevole follia, ennesima palese dimostrazione di un piano mondiale sovversivo che tutti ci sovrasta, le persone, gli italiani, gli europei, i cattolici, comincino ad aprire gli occhi. Comincino a riflettere e a smetterla di “archiviare” nella loro coscienza, giorno dopo giorno, anno dopo anno, vita dopo vita, qualsiasi cosa accada, venga decisa, come una sorta di “barzelletta”, di stranezza, o, al massimo, come un nuovo strambo mezzo finalizzato al capitalismo internazionale. Qui siamo già molto oltre il capitalismo internazionale. Qui siamo al “1984” che si avvicina ogni giorno di più e in maniera sempre più bestiale.
Spero che qualcuno cominci ad arrabbiarsi (e non solo tutti coloro che lavorano e vivono nel settore delle carni e della ristorazione, la cui rovina è ormai prossima): non solo e non tanto con misteriosi eurocrati che mai potremmo andare a pescare, ma con chi dà potere a questi eurocrati.
Infatti, i veri responsabili del tramonto della nostra civiltà, non sono tanto gli ideatori e gli “operai” di questo tramonto, in fondo numericamente limitati e in buona parte sconosciuti; sono invece i complici, tutti coloro che “appaiono”, in quanto eletti ai parlamenti, o alla presidenza delle repubbliche, in quanto nominati direttori dei grandi giornali e delle grandi televisioni e case editrici, che avallano tutto questo e molto di più. Tutti coloro che svolgono il compito di rendere possibili e accettabili ai più le mostruose follie di chi non appare a nessuno ma decide per tutti.
Il giorno in cui, dopo qualche anno di pressante campagna mediatica mondiale (quella che appunto è appena cominciata), ci imporrano di credere che ogni buon cittadino con la coscienza retta deve abbandonare la carne animale che mangiamo da millenni per cedere a quella degli insetti, vedremo il Napolitano di turno, anziano, distinto e equilibrato e applauditissimo presidente della Repubblica, farsi garante in nome di un bene superiore (magari la sconfitta della fame collettiva in cui saremo nel frattempo precipitati) di tale infame pratica; vedremo il Corrado Augias di turno vomitare veleno contro chi si oppone, il Fabio Fazio di turno intervistare solo chi aderisce, l’Umberto Benigni di turno innalzare a cavallo la bandiera del regno degli insetti, il Crozza di turno ridicolizzare chi protesta, il Di Pietro di turno invocare la galera per chi manifesta contro, il Pierluigi Battista di turno scrivere elzeviri di fuoco contro chi non è d’accordo a farsi “democratizzare” (come quella del 4 gennaio contro gli ungheresi), il Maurizio Costanzo di turno mettere alla berlina coloro a cui fanno schifo gli insetti, la ministra di turno Vittoria Michela Brambilla inneggiare vittoria a nome del progresso animalista, il ministro Riccardi di turno (con la sua potentissima Sant’Egidio di turno) che ci dirà che i veri cattolici non razzisti sono quelli che si mangiano gli insetti per lasciare la carne agli immigrati, i magistrati di punta in piena azione per mettere in galera chi ancora si ricorda il sapore della carne, soprattutto il Pierferdinando Casini di turno, anche lui bellissimo e sposatissimo con miliardaria di turno, dal viso e dai modi rassicurantissimi di uomo serio e dedito al bene comune, dirci, mentre vacanzeggia (e mangia a volontà) in qualche resort alle Maldive da 2000 euro al giorno, che mangiare gli insetti è segno di responsabilità civile e soprattutto moderazione (fra gli applausi dei Fini, Bocchino e Perina di turno che ci ricordano quanto fanatici possano essere “quelli di destra” che non mangiano gli insetti); e, infine, immancabilmente, vedremo i preti di frontiera, i teologi d’avanguardia e qualche illuminato vescovo di turno lanciare invettive contro quei cattolici che si rifiutano di aprirsi ai “segni dei tempi” in nome di un egoismo capitalistico tardo a morire.
Come faranno? Beh, tanto per fare un esempio, così come hanno fatto finora con l’Unione Europea, “convincendoci” che è un bene necessario, che questo bene necessario necessita a sua volta di membri non eletti da alcuno che abbiano poteri enormi e sempre crescenti su tutti gli europei, che gli Stati nazionali perdano gradualmente ma inesorabilmente la loro sovranità nazionale, che era necessario (e sicuramente vantaggioso per tutti) distruggere le secolari monete nazionali in nome di un conio “nuovo di zecca” inventato a tavolino, che è necessario divenire tutti miserabili per mantenere questo conio inventato e dimostrarsi “responsabili e moderati”, che è necessario mandare a casa i governi democraticamente eletti (e con essi la democrazia e la sovranità popolare, divinità dogmatiche della modernità, che ci hanno iniettato nel sangue fin dalla nascita – sempre in contrapposizione al precedente mondo della civiltà cristiana, quello dei “secoli bui” anteriori al mitico 1789 – e che oggi a quanto pare occorre buttare via) e piazzare uomini scelti da loro per garantire il bene comune degli europei, fanciulli immatura e incapaci di scegliersi liberamente il proprio futuro e i propri governanti…
C’è bisogno di continuare? Faranno nello stesso modo in cui hanno fatto a convincerci che in natura non esistono solo 2 sessi, ma 23 sfumature di “gender”; che oggi la famiglia non è più composta da padre, madre e figli, ma genitore 1, genitore 2 e figli, senza “sessismo” discriminatore; nello stesso modo in cui ci stanno convincendo che il crocifisso mette paura ai bambini, e quindi va eliminato; o che è giusto non offendere Maometto o qualsivoglia religione (altrimenti cadiamo nel reato abominevole di razzismo) ma si può vilipendere, bestemmiare e profanare tutto ciò che di più sacro hanno i cattolici, e il cattolico che protesta si rende complice di lesa laicità dello Stato.
C’è bisogno di continuare? C’è bisogno di dire che alla peggio, qualora l’Ungheria di turno non fosse d’accordo a eliminare la carne e imporre gli insetti sulle tavole degli ungheresi, arriverebbero immediatamente due arcinoti fratelli, il dottor Default e mister Spread, a far cambiare idea ai quei razzisti degli ungheresi?
Spero di no. Spero che non ci sia bisogno di continuare. Spero, veramente, che tutti, a partire da chi si professa cattolico e ha a cuore il mantenimento della nostra civiltà e il futuro dei nostri figli e nipoti, inizino ad aprire gli occhi. Che non si continui a deridere amaramente chi li invita a riflettere sull’abisso immondo che ci attende se le cose non cambiano, che non si continui ad abdicare alla propria intelligenza e responsabilità accettando passivamente ogni follia ci sta accadendo intorno; che non si continui, soprattutto, a trovare ridicole spiegazioni economicistiche per trovare un falso senso a ciò che ha tutt’altro senso. È giunto il momento di accettare la realtà dei fatti quale essa è: esiste un progetto, ad altissimi livelli, portato avanti da istituzioni e associazioni di cui poco o nulla sappiamo (è pure nocivo parlarne, si fa la figura dei “complottisti” un po’ disadattati) che mira a sovvertire non solo l’economia e la politica mondiali, ma lo stesso ordine morale e perfino la stessa “humanitas” dell’uomo come finora è sempre stato. Qui non si tratta più neanche di distruggere solo gli Stati nazionali per la repubblica universale, le economie nazionali e locali per il mondialismo, la famiglia tradizionale per l’anti-società della a-moralità assoluta; qui si vuole distruggere i cardini stessi del mondo: genderismo, animalismo, bestialità (se ne parla sempre di più), insettismo, e tutto quello che verrà (“escrementismo”?), sono solo lo strumento di turno per arrivare gradatamente a ciò, per creare qualcosa di sovversivo e folle, un uomo mai esistito, ma creato e voluto a tavolino (come l’euro…) rispondente alle esigenze del secolare piano di distruzione della Rivoluzione anticristiana e antiumana.
Non esiste un complotto? E come è possibile, solo per dire l’ultima di una secolare e progressiva serie di inimmaginabili mutazioni di vita e costumi, che gli esponenti politici della UE ci possano proporre di mangiare insetti? Sono tutti impazziti contemporaneamente? O forse devono, volenti o nolenti che siano, rispondere a poteri e logiche più grandi di loro?
Siamo troppo pessimisti? Il mio è un travisamento di un ingenuo disadattato per colpa delle “esagerazioni brussellesi”? Sorrisetto ironico e “composto” da “cattolici adulti”? Risata smodata da laici impertinenti? E allora accettate pure i 23 gender, diventate genitore 1-2-3 (come preferite), difendete il diritto degli omosessuali ad adottare bambini, magari quello dei pedofili a esternare il loro “gender” purché in maniera “pacifica” (progetto di legge presentato al Parlamento Europeo dal Partito Radicale Transnazionale), dialogate sui vantaggi della bestialità, rinunciate per sempre alla bistecca, al pollo arrosto e alla mortadella e mangiatevi un bello scarafaggio alla griglia. Così sì che sarete adeguati ai “segni dei tempi”, veri “cattolici adulti” che non si chiudono al nuovo e al dialogo, o laici progressisti che guardano con ottimismo all’orizzonte delle nuove democrazie.
Io, da parte mia, proprio perché possiedo l’unico vero possibile e razionale ottimismo, quello del cattolico che è perfettamente cosciente del mondo in cui vive, della micidiale lotta fra il bene e il male che si sta sviluppando dinanzi ai nostri occhi, che non si nasconde il mostruoso livello di abiezione verso cui stiamo precipitando, ma che sa bene anzitutto che tanto, alla fine di questa lotta epocale, senso di tutta la storia umana, la sconfitta è riservata al principe del mondo e la vittoria al Re dei Re, Signore dell’Universo, ebbene, vedo la speranza dei primi segni di ravvedimento di molti e mi auguro che un numero sempre maggiore di uomini e donne inizino a indignarsi veramente, inizino a trovare il coraggio di dire no a ciò che accade, inizino quella ribellione, pacifica e legale ovviamente, ma ferma, costante e irresistibile, che ci conduca tutti a cambiare strada e a ricreare i presupposti per un mondo ordinato secondo natura e soprattutto secondo la legge e l’amore di Dio.
Io, spero negli insetti… Perché, se accettiamo anche gli insetti, allora ci può attendere solo l’arrivo delle sette piaghe d’Egitto. Ma noi, a differenze degli antichi egizi, abbiamo i mezzi di ordine spirituale e materiale per evitare la catastrofe preparata dai nostri nuovi padroni e riprenderci in mano la nostra civiltà, la nostra bellezza, il futuro della vita nostra e delle generazioni che verranno. Hanno anch’esse diritto alla gioia tutta italiana e cattolica di mangiarsi una bella bistecca alla fiorentina.

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6 pensieri riguardo “Gli insetti e la speranza”

  1. salve
    …si è dimenticato la coprofagia equa e solidale…
    Beh, non per fare lo snob (come vengo definito in altro forum) ma io sono sveglio da tempo.
    La UE (URSS in realtà) non mi è mai piaciuta.
    …basta solo pensare alle “quote latte” , al buttare via le nostre arance per prendere lo schifo di Jaffa, l’olio d’oliva algerino…hanno addirittura equiparato il nostro Parmigiano (miglior formaggio del mondo) a quel vomito del parmezan; mi fermo qui.
    saluti
    Piero e famiglia

  2. Direbbe il mio parroco (a dir la verità ex-parroco perchè non frequento più la sua parrocchia da tempo) Lei è divisivo, le cose importanti sono altre, non è un uomo di accoglienza e di pace,

  3. Ottimo articolo: v’è ben poco da aggiungere.
    Ma nei gulag odierni i guardiani sono ormai i prigionieri stessi,
    convinti come sono d’essere spennati e dissanguati
    “per il loro bene”. Vietatissimo parlare di ciò che v’è fuori dalla caverna.
    Penso che nemmeno l’orrore per il neocibo a base d’insetti
    ne possa risvegliare le coscienze, ahimè.

  4. comunque gli insetti hanno sempre rappresentato qualcosa di negativo e punitivo. e venivano spesso utilizzati e tutt’ora lo sono nei riti magici. sono per cosi’ dire evocativi del male….. ecco perchè ce li propinano e ridono! ed ecco perchè fanno schifo…gli insetti. l’entomofagia (termine da me appena coniato e ne richiedo la paternità ufficiale)e’ un pò che provano a propinarla ma mai cosi’ apertamente come ora. ricordo di aver visto non più di 5 anni fa, un documentario dove un esploratore(ricco annoiato e coi soldi da buttare male) vivendo un paio di settimane non so in quale foresta insieme agli indigeni dei quali condivise la tradizione culòinaria(giravano con le terga scoperte) che prevedeva come colazione una grammostola spatulata( credo che si chiamasse così quel ripugnante ragnone) nera e pelosa e arrostita sulla brace . e l’esploratore ne esaltava non solo il sapore ma anche naturalmente le proprietà nutritive. non solo…. i dentini veleniferi dell’aracnide ormai resi innocui dal fuoco fungevano anche da stuzzicadenti!! guarda tu la natura provvida che non vuole che nel mezzo di una foresta non ti fai gli stuzzicadenti di legno……

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