“Scusa, c’hai il sedere nudo”. Grande sondaggio tra i lettori di Libertà e Persona

La dinamica (realmente occorsami) è la seguente. In un’aula universitaria qualsiasi, sto seguendo distrattamente una lezione piuttosto insignificante quando noto che la ragazza seduta di fronte a me sfoggia 20 o 30 centimetri di schiena/sedere scoperti. Tra il serio e il faceto, trascorro una decina di minuti a meditare tra me e me sul da farsi (attuo insomma il famoso consilium ben noto in teologia morale). Infine raccolgo tutto il mio liberum arbitrium e passo all’azione: picchio delicatamente sulle spalle dell’invereconda donzella, la quale si volta un po’ sorpresa verso di me, e coram populo (l’aula è infatti stipata) esclamo con nonchalance:

“Scusa, c’hai il sedere nudo”.

La fanciulla, che sotto sotto si rivela timida, non proferisce verbo, esplodendo però in un’espressione di penoso imbarazzo. Immediatamente adegua il suo contegno ai canoni della decenza. Sorrisi sotto i baffi dei maschietti presenti, i quali da par loro avevano evidentemente notato la copiosa esposizione di epidermide. Intima soddisfazione del sottoscritto.

Il sondaggio, di dichiarata ispirazione gnocchi-palmariana, consiste nel seguente quesito: ho fatto bene o male?

Le risposte possibili sono:

A) Hai fatto malissimo. Sei uno spregevole sessuofobo, misogino, moralista, bigotto e fondamentalista.
B) Hai fatto male. Hai dimostrato, in particolare, insensibilità e rozzezza mettendo in difficoltà davanti a tutti una fanciulla senza dubbio inconsapevole del proprio deretano scoperto.
C) Oggigiorno le ragazze effettivamente esagerano in disinvoltura, ma forse si tratta di fisiologiche evoluzioni del costume. Non saprei rispondere.
D) Hai fatto bene. In attesa di un novello Savonarola, queste piccole azioni di sabotaggio possono contribuire a restaurare la pudicizia perduta.
E) Hai fatto benissimo, ma non dovevi chiedere “scusa” e dovevi usare un tono di voce più alto.

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